12 febbraio 2009

LO SCANDALO DELLA VASCA D'ORO

In 2^ Circoscrizione abbiamo fatto una battaglia per fermare una spesa folle per riqualifcare una zona, pur importante, ma fuori da una generale riqualificazione. I progetti per l'Arsenale sono stati tutti stravolti, spezzettati, decontestualizzati. Oggi però, in tempo di crisi e di tagli, sciupare così tante risorse per l'estetica lo trovo scandaloso. Altre dovrebbero essere le priorità. Vi invio il comunicato e un 'racconto' dal titolo La Vasca d'oro, di Andrea Testa.

«Un colpo di mano, uno scandalo paragonabile soltanto a quello delle "siepi d'oro" di Tangentopoli».Così l'opposizione della seconda Circoscrizione, Pd, Verdi e Lista Civica, commenta lo stanziamento di 1,4 milioni di euro, approvato

dalla maggioranza di centrodestra durante il Consiglio di ieri sera, per il rifacimento della vasca della piazza dell'Arsenale.

«La cifra è pari a metà del budget a disposizione di tutte otto le circoscrizioni – incalza l'opposizione – siamo davanti ad un'altra scelta scriteriata di questa amministrazione, che lascia a secco i musei cittadini, ma bada a spendere centinaia di migliaia di euro per luminarie pacchiane, nebulizzatori d'acqua, giochi di luce di dubbio gusto situati proprio nel cono visivo del ponte di Castelvecchio: un calcio in faccia alle migliaia di famiglie i cui posto di lavoro sono minacciati dalla crisi economica e delle migliaia di ragazzi che ogni giorno vanno in scuole fatiscenti e pericolanti».

Il progetto, approvato in fase preliminare durante l'amministrazione Zanotto, era tornato al vaglio della commissione Lavori Pubblici soltanto la settimana scorsa, dove era stato bocciato da una maggioranza trasversale, proprio per i costi eccessivi. Allora, però, il presidente della commissione, Alberto Begalli, aveva dichiarato una spesa molto inferiore: 200-250 mila euro. Invece, ieri sera la maggioranza di centrodestra ha portato al voto (e approvato) un progetto definitivo dell'importo di 1,4 milioni di euro.

La lievitazione dei costi dipenderebbe dai vincoli apposti dalla Sovrintendenza ai Beni architettonici per preservare il valore storico della vasca. Il presidente Alberto Bozza ha giustificato la scelta dicendo che ormai l'iter era avviato. «Quando un progetto è sbagliato bisogna sapere tornare indietro – conclude l'opposizione – spendere tutti questi soldi in periodo di tagli alla cultura e ai servizi sociali è un affronto. Del resto il sindaco Flavio Tosi è tornato indietro sul Polo Finanziario. Il punto è che la decisione di fare in ogni caso la vasca è stata presa dal centro, da Palazzo Barbieri. La maggioranza della seconda Circoscrizione si riconferma una mera esecutrice d'ordini, proprio come sul traforo delle Torricelle».

Dal canto suo l'ex sindaco Paolo Zanotto commenta: «Erano stati previsti 3 milioni di euro per il rifacimento completo della piazza, comprendente giardini, parco giochi e pedonalizzazione dell'intera area. Spendere 1,4 milioni solo per rifare la vasca è una follia, paragonabile soltanto alla spesa di 480 mila euro per riportare in centro strada la pista ciclabile di via Todeschini».


C'era una volta un Re di un paese lontano che decise di mettere a nuovo il proprio sontuoso palazzo. Questo palazzo era stato costruito secoli prima ed aveva necessità di essere restaurato perché tutti i cittadini di quel paese potessero godere delle bellezze e degli spazi di quel magnifico palazzo. I lavori furono sospesi perschè il Re non aveva più il denaro sufficiente per restaurarlo tutto in una volta. Quindi, piano piano, pezzo per pezzo decise con il Gran Consiglio di iniziare i lavori di restauro. Il tempo passava ed i lavori erano lenti. Venne un giorno in cui il Re fu destituito da un altro Re, più potente e più amato dalla popolazione di quel paese lontano lontano. Questo Re disse che tutto quello che il Re precedente aveva fatto era da cambiare, e cominciò a modificare l'intero assetto del paese. Quando venne il momento di cambiare il progetto del palazzo sontuoso, i denari a disposizione erano pochi, tanto che nell'intero continente si risparmiava sui lavori per mantenere le scuole per i bambini, si risparmiava sulle biblioteche che contenevano l'intera storia di quel regno, si risparmiava sulle cure ai malati e si parlava di povertà per la maggioranza delle popolazioni. Il Re pensò comunque che, anche se l'intero progetto di ricostruzione non potesse essere finito in breve tempo, decise come il suo predecessore di andare piano piano, pezzo per pezzo e diede ordine affinchè la bellissima vasca di fronte al sontuoso palazzo venisse restaurata e resa più bella che mai. 1.400.000 pezzi d'oro per rendere bellissima e colorata la vasca, la fece laminare d'oro perché potesse essere vista dal cielo come un sole che brilla. Venne inaugurata con fuochi d'artificio e tutti i colori dell'arcobaleno brillarono in cielo. Che meraviglia!!! Il giorno dopo l'inaugurazione un tetto di una scuola crollò ed i bambini che erano in quella scuola si spaventarono molto e non vollero più andare in quella scuola. Nella Biblioteca i libri cominciarono a marcire, a disfarsi, cancellando così millenni di storia di quel meraviglioso paese. Non ci furono più concerti e i teatri chiusero perché non c'erano denari per pagare gli artisti. Tutto era grigio, tranne la meravigliosa vasca d'oro che illuminava ormai solo se stessa.