24 febbraio 2009

VERGOGNA...

Sarà Verona ad ospitare il primo Cie "Centro d'identificazione ed espulsione" del Veneto. La decisione, anche se non è ancora stata ufficializzata, appare ormai definitiva. Sono essenzialmente due i motivi che hanno spinto il ministro dell'Interno Roberto Maroni a scegliere proprio Verona. Prima di tutto la disponibilità data dal sindaco Tosi, che in materia di sicurezza si può considerare il consigliere del ministro. Inoltre la comodità dal punto di vista logistico. Il ministro cercava infatti una caserma dismessa o comunque un'area di proprietà del demaio che si trovasse vicino a una grande via di comunicazione e possibilmente non lontano da un"aeY_porto. Ebbene, il campo di Boscomantico, ha tutte le caratteristiche ricercate. Così sono cadute via via le altre ipotesi prese in considerazione le settimane scorse, a cominciare da Padova, caldeggiata dall'onorevole padovano di An Filippo Ascierto, responsabile delle politiche sulla sicurezza, e Venezia, su cui però c'era il no di una parte della maggioranza che sostiene il sindaco Massimo Cacciari.
Maroni ieri sera è arrivato a Venezia e oggi incontreràil presidente della Regione Giancarlo Galan. Anche se l'argomento Cie non è all'ordine del giorno, tra i temi sul tappeto
il protocollo d'intesa del 2002 in materia di sicurezza urbana e territoriale tra il ministero e la Regione, è molto probabile che comunque se ne parli e si definisca l'apertura di un Cie in Veneto. Perché, come ha sottolineato ieri Maroni, «Sul potenziamento dei Cie non ho ancora deciso, di certo, però, dato che ci sono regioni che non ne sono dotati, privilegeremo prima queste». E dunque anche il Veneto, che non ne ha neanche uno. «La logica è stata di aprire i Cie dove non ci sono altre strutture - conferma Luciano Dussin, parlamentare della Lega nord - e il sindaco Tosi non aveva niente in contrario ad aprirne uno a Verona. È una richiesta di collaborazione che arriva dal ministero al territorio. Anche le questure ci hanno chiesto di aprire più centri perché se non facciamo i luoghi di accoglienza vanifichiamo tutte le norme sulla sicurezza e il rimpatrio dei clandestini». La conferma che la scelta di Maroni è caduta su Verona arriva
anche da Ascierto: «Con molta probabilità sarà Verona, la zona di Padova è definitivamente
tramontata». Ascierto spiega perché anche il Veneto deve avere il suo Cie: «Sono uno strumento
essenziale per la sicurezza perché serviranno ad identificare ed espellere i clandestini che si sono introdotti nel nostro Paese. E chi si opporrà a questa decisione favorirà di conseguenza l'emigrazione clandestina»(IlVerona)