RAGAZZA DENUNCIA TRE SENZATETTO INTENTI A SALVARLA DA UN CANE INFEROCITO, IN PIAZZA PRADAVAL.
Stava camminando lungo corso Porta Nuova a piedi, mercoledì sera verso le 22, quando è stata aggredita da tre senzatetto seduti in piazza Pradaval, che le avrebbero aizzato contro i loro cani, per rubarle la borsetta. O almeno questo è quanto raccontato da una giovane veronese, che subito dopo l'episodio è andata a sporgere denuncia per tentata rapina dai carabinieri. I militari si sono immediatamente messi sulle tracce dei clochard e li hanno trovati poco dopo, avvolti nei sacchi a pelo, in piazza Renato Simoni: ieri i tre sono comparsi davanti al gip Laura Donati, che non ha però convalidato l'arresto, lasciandoli uscire dal carcere.
I tre senzatetto, due slavi e un bulgaro, hanno infatti fornito una versione molto diversa. Hanno spiegato al gip Donati,il prima, il durante e il dopo dell'aggressione. Erano stati al bar di corso Porta Nuova a mangiare un kebab e a bere qualcosa in compagnia. Forse qualche bicchiere di troppo. Poi, si sono diretti verso piazza Pradaval e là hanno incrociato la ragazza. In quel momento, l'uomo che stava tenendo al guinzaglio gli animali, non è riuscito più a controllarli. Uno dei cani, quello di taglia più grossa, ha assalito la ragazza e lui è intervenuto per cercare di allontanarlo da lei. Solo allora le si è avvicinato e con scopi ben diversi da quelli paventati dalla giovane. Sono stati attimi concitati. Lei si è sentita presa di mira dai clochard: temeva le volessero rubare la borsa, i soldi. Forse temeva anche che le volessero fare di peggio. Non è un caso che a un amico carabiniere abbia parlato di tentata violenza sessuale. Ma nella denuncia, le molestie erano sparite.
E' stato questo, ieri mattina, a spingere il gip Donati a scarcerare i tre stranieri. Le dichiarazioni della ragazza sono apparse contraddittorie e il giudice ha quindi deciso di affidarsi a quanto raccontato dai senzatetto, senza convalidarne l'arresto. Nei guai erano finiti Halid Beslic, 37 anni, nato a Sarajevo, e la coppia composta da Manchov Camenov, 50 anni, bulgaro, e da Radmila Tomic, 49 anni, sempre di origini slave: i tre clochard, tutti difesi dall'avvocato Tancredi Turco dopo due notti passate dietro le sbarre, sono quindi tornati liberi. (ILVERONA)
Stava camminando lungo corso Porta Nuova a piedi, mercoledì sera verso le 22, quando è stata aggredita da tre senzatetto seduti in piazza Pradaval, che le avrebbero aizzato contro i loro cani, per rubarle la borsetta. O almeno questo è quanto raccontato da una giovane veronese, che subito dopo l'episodio è andata a sporgere denuncia per tentata rapina dai carabinieri. I militari si sono immediatamente messi sulle tracce dei clochard e li hanno trovati poco dopo, avvolti nei sacchi a pelo, in piazza Renato Simoni: ieri i tre sono comparsi davanti al gip Laura Donati, che non ha però convalidato l'arresto, lasciandoli uscire dal carcere.
I tre senzatetto, due slavi e un bulgaro, hanno infatti fornito una versione molto diversa. Hanno spiegato al gip Donati,il prima, il durante e il dopo dell'aggressione. Erano stati al bar di corso Porta Nuova a mangiare un kebab e a bere qualcosa in compagnia. Forse qualche bicchiere di troppo. Poi, si sono diretti verso piazza Pradaval e là hanno incrociato la ragazza. In quel momento, l'uomo che stava tenendo al guinzaglio gli animali, non è riuscito più a controllarli. Uno dei cani, quello di taglia più grossa, ha assalito la ragazza e lui è intervenuto per cercare di allontanarlo da lei. Solo allora le si è avvicinato e con scopi ben diversi da quelli paventati dalla giovane. Sono stati attimi concitati. Lei si è sentita presa di mira dai clochard: temeva le volessero rubare la borsa, i soldi. Forse temeva anche che le volessero fare di peggio. Non è un caso che a un amico carabiniere abbia parlato di tentata violenza sessuale. Ma nella denuncia, le molestie erano sparite.
E' stato questo, ieri mattina, a spingere il gip Donati a scarcerare i tre stranieri. Le dichiarazioni della ragazza sono apparse contraddittorie e il giudice ha quindi deciso di affidarsi a quanto raccontato dai senzatetto, senza convalidarne l'arresto. Nei guai erano finiti Halid Beslic, 37 anni, nato a Sarajevo, e la coppia composta da Manchov Camenov, 50 anni, bulgaro, e da Radmila Tomic, 49 anni, sempre di origini slave: i tre clochard, tutti difesi dall'avvocato Tancredi Turco dopo due notti passate dietro le sbarre, sono quindi tornati liberi. (ILVERONA)