La Piazza è nel cuore di San Zeno, e San Zeno è nel cuore di Verona. Dunque, il destino di Piazza Corrubbio può ben simboleggiare il domani della nostra pòlis.
I sanzenati hanno raccolto la solidarietà di tutti i veronesi che si rendono conto che distruggere Piazza Corrubbio significa far morire l'intero rione di San Zeno, ultimo quartiere realmente popolare, storico, tradizionale, caratteristico della “veronesità”. Oggi sappiamo anche che proprio da lì si sviluppò il cristianesimo a Verona, che poi trovò la sua massima espressione nell'epopea vescovile di San Zeno.
Dunque, la piazza va salvata, perchè è un patrimonio della storia di Verona.
L'intero Consiglio Comunale, tutte le forze politiche, il Sindaco stesso, hanno detto che realizzare quel parcheggio in Piazza Corrubbio, a 50 metri dalla Basilica di San Zeno, è un errore grave, e che se si potesse bisognerebbe non farlo.
Volere è potere.
La Fondazione Cariverona, che come finalità statutaria “ispira la sua attività al bene comune e persegue esclusivamente scopi di utilità sociale” può intervenire, interpretando il comune sentire di tutti i veronesi, per la tutela e la salvaguardia di Piazza Corrubbio, così come, meritoriamente, ha già fatto per salvare dal degrado o dall’alienazione Castel S. Pietro, gli ex Magazzini Generali, la Biblioteca Civica, i Palazzi Scaligeri, Palazzo Forti.
La soluzione è possibile.
La Convenzione fra il Comune di Verona e la Rettondini S.P.A., vincitrice della gara per la realizzazione del parcheggio interrato “San Zeno”, prevede all'articolo 20 la possibilità di revocare la concessione “per motivi di pubblico interesse”. Il pubblico interesse ora è che la storica piazza rimanga tale e non diventi la mera copertura di un garage sotterraneo (ciò in cui rischia di trasformarsi senza un urgente intervento).
Il Sindaco di Verona dovrebbe aprire una trattativa con la Ditta Rettondini per risolvere il contratto e definire in via bonaria i costi effettivamente sostenuti, le penalità e l’indennizzo (e la ditta, senza rimetterci, dovrà avere un atteggiamento collaborativo con l'intera comunità veronese). La Fondazione dovrebbe intervenire economicamente a supporto del Comune per il pagamento delle somme dovute. La piazza, così riconquistata dalla città, potrà quindi essere riqualificata e valorizzata, con l'esposizione dei reperti archeologici ritrovati, come indicato dalla Soprintendenza.
Piazza Corrubbio, restituita ai veronesi, rimarrà nelle disponibilità della Fondazione Cariverona (almeno per i prossimi 34 anni, lo stesso tempo per il quale era prevista la concessione alla ditta Rettondini), che potrà farne un luogo privilegiato di attrazione culturale ed archeologica.
L'intesa fra i tre soggetti “Comune di Verona – Fondazione Cariverona – Soprintendenza”, può dunque realizzare quel “miracolo” che San Zeno vuole per salvare Piazza Corrubbio dalla condanna a morte. Sarebbe davvero una festa grande, una “grazia” che la città di Verona si merita.
Mao Valpiana
Comitato “Salviamo Piazza Corrubbio”