7 agosto 2010

TOSI, SWG E SONDAGGI "VINCOLATI".

Il sondaggio "scientifico" promesso dal sig. Tosi prima delle elezioni provinciali è ben differente dal sondaggio telefonico "classico", e chi si aspettava che l'intenzione fosse quella – finalmente – di sondare il parere dei cittadini sul passante con annessi hotel, parcheggi, autogrill, fast food, rimarrà deluso leggendo il contratto (disponibile sul sito del comune) tra amministrazione e l'istituto SWG.

Se i soldi per un referendum sono mal spesi, come afferma il sig. Tosi, son ben peggio spesi i 22.800 euro del sondaggio telefonico che porteranno – secondo le regole stabilite sempre e solo dall'Amministrazione – ad un campione statistico che darà certamente ragione al committente.

E questo è chiaramente scritto nel contratto, con il quale il Comune si riserva espressamente di dare indirizzi operativi vincolanti, all'Istituto incaricato di eseguire il sondaggio il quale è obbligato a seguirli ...

Ma soprattutto, ci chiediamo come si possa chiedere ai cittadini di esprimere opinioni su un'opera il cui progetto non è mai stato reso pubblico o i cui documenti siamo stati secretati con risibili quanto opinabili scuse. Ci chiediamo quanti veronesi sappiano che, quello che continuano a chiamare "traforo" sia solo per un terzo in galleria. Ci chiediamo quanti cittadini sappiano che, in cambio dell'opera, il concessionario avrà il diritto di costruire hotel, parcheggi per auto e camion, autogrill, fast food, proprio nell'ultimo polmone rimasto della città. Ci chiediamo quanti veronesi sappiano che nella nuova autostrada passeranno decine di milioni di auto e camion a poco più di due chilometri da piazza Bra. Ci chiediamo quanti cittadini sappiano che il pedaggio non sarà sufficiente per garantire i guadagni al concessionario. Ci chiediamo se i cittadini sappiano che il passante nord è un collegamento autostradale che, con un costo di quasi mezzo miliardo di euro, solleverà Veronetta solamente per il 2% del traffico. Ci chiediamo quanti cittadini abbiano letto la bozza di convenzione che obbliga il Comune per i prossimi 50 anni a non investire sul trasporto pubblico. Ma, soprattutto, è certo che nessuno di loro ha potuto vedere il piano economico finanziario.

Un sondaggio su un campione di soli 1.400 veronesi non potrà mai sostituire un referendum, ma se il sig. Tosi volesse veramente capire il livello di gradimento del passante anziché un sondaggio telefonico (più adatto a capire il gradimento di un detersivo che di un'opera faraonica) avrebbe incaricato un sondaggio "informato" – come succede nelle grandi città europee – al maggior esperto in materia, Mannheimer, che si era anche offerto.

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