8 agosto 2010

In centro è rispuntato il popolo del panino.

L'Arena
IL GIORNALE DI VERONA

Mercoledì 04 Agosto 2010
CRONACA Pagina 10

CITTÀ E DECORO. Il comandante dei vigili: «Più che sulle multe puntiamo sull’informazione»

Le ordinanze del sindaco che vietano di mangiare sui monumenti hanno fatto breccia tra i veronesi ma sono spesso ignorate dai turisti

La pausa pranzo trascorsa a gustare pizze e panini sui monumenti del centro storico sembra piacere ai turisti di tutte le nazionalità in visita alla nostra città tanto quanto la famosa cucina mediterranea.
Non c’è ordinanza che tenga: cibo d’asporto, macedonie, bibite e gelati vengono consumati in gran quantità seduti sulle invitanti pietre dei monumenti scaligeri. E se i veronesi sono ormai più che informati e sensibili all’argomento, tanto che è difficile pizzicarne qualcuno a mangiare sui gradini della Domus Mercatorum o accomodato in quelli della Gran Guardia, i turisti invece ancora abbondano.
Per chi trasgredisce al divieto, sancito dal sindaco Flavio Tosi in un’ordinanza che accese una polemica nazionale, la sanzione prevista e scritta in rosso si! a in italiano che in inglese nei numerosi cartelli che informano dei provvedimenti, va dai 25 ai 500 euro. E a volte le multe vengono elevate dai vigili ai danni dei turisti pizzicati sul fatto, a masticare la prova del reato. Tuttavia, la linea adottata dagli agenti della polizia municipale è per lo più quella dell’informazione mirata e della prevenzione.
«Facciamo anche qualche verbale, questo è ovvio, ma l’attività degli agenti è molto più mirata alla prevenzione», spiega Luigi Altamura, comandante della polizia municipale. Inoltre, c’è molta sensibilità sull’argomento anche da parte dei turisti stessi: il trend oggi è quello di informarsi. Tanto che a fronte quest’anno di una massiccia presenza di visitatori, non abbiamo registrato difficoltà particolari, grazie soprattutto ad una presenza costante di agenti».
E c’è anche chi, tornato in patria, decide di ringraziar! e gli uomini in divisa per le preziose informazioni che hanno ! permesso di risparmiare i soldi della multa. «Qualche giorno fa abbiamo addirittura ricevuto una mail di ringraziamento da parte di un gruppo di inglesi che avevamo adeguatamente informato sui divieti vigenti in centro storico. Per il lavoro di prevenzione, un plauso va anche alle guide turistiche». Come sottolinea lo stesso Altamura, rispetto a qualche anno fa la situazione è migliorata in piazza Bra, sia sui gradini della Gran Guardia che a palazzo Barbieri. Decisamente meno bene va invece in piazza Erbe. Qui, infatti, la Domuns Mercatorum, così come i gradoni della Berlina o la vicina piazza Dante, rappresentano luoghi comodi, invitanti e soprattutto gratuiti dove riposare e fare uno spuntino.
«Non potremmo mangiare qui? Davvero? No, non abbiamo notato il cartello e non immaginavamo ci fosse un divieto simile», dice in inglese dai gradini della Domus Mercatorum Caroline, tedesca, in visita alla città insieme al marito e a due bimbe ! con il viso tuffato in un trancio di pizza. «Non sapevo ma la trovo un’iniziativa singolare. Punire chi sporca è giusto ma addirittura impedire di mangiare qui all’aperto non vedo come possa essere indecoroso», è il parere di Julio, 29 anni, spagnolo.

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