28 febbraio 2010

Traforo, il Comune blocca il Referendum

L'Arena
IL GIORNALE DI VERONA
Domenica 21 Febbraio 2010 CRONACA Pagina 13


NUOVA POLEMICA. Un atto firmato dal segretario generale di Palazzo Barbieri ha scatenato le proteste dei cittadini contrari al tunnel. Che hanno annunciato ricorso

Traforo, il Comune blocca il referendum
Il Comitato insorge: «Si vuole rallentare la raccolta di firme. Questo intervento è già stato ritenuto illegittimo dal Tribunale»

L’iter referendario sul traforo non deve essere bloccato o rallentato a causa delle elezioni regionali. Lo affermava la magistratura in una sentenza di appena qualche mese fa e lo ribadiscono i comitati nati a sostegno del referendum e contro il traforo. E la decisione del segretario generale del Comune, che ha disposto in un atto notificato due giorni fa la sospensione dell’iter referendario sul traforo, ha scatenato una vera e propria bufera di proteste da parte dei sostenitori del referendum.
Appellandosi all’articolo 19 che prevede la sospensione nei tre mesi che precedono e in quelli che seguono le elezioni, infatti, il segretario ha sospeso l’iter. Ma a scatenare l’ira dei sostenitori del referendum è stato il fatto che questa scelta, già portata avanti durante lo scorso referendum, in prossimità delle elezioni europee, è già stata ritenuta illegittima dal Tribunale. «La sospensione è da intendersi per le operazioni di voto e per quelle strettamente connesse alla consultazione elettorale, non alla questione dell’ammissibilità dei quesiti e alla fase successiva di raccolta delle 7.500 firme necessarie per il referendu m. Lo ha sancito il Tribunale», spiega l’avvocato Carlo Trentini, coordinatore dei Cittadini per il referendum, il Comitato spontaneo nato qualche settimana fa e che raccogli adesioni illustri; per l’occasione era presente anche Lamberto Oldrizzi, nefrologo e componente del comitato di bioetica dell’Ulss 20.
Ora «Cittadini per il referendum», per mezzo di Trentini, ha già annunciato che inoltrerà ricorso. «Ciò che è grave è che la pubblica amministrazione decida di non adeguarsi ad una sentenza della magistratura», tuona Trentini. E nella polemica interviene anche A! lberto Sperotto, presidente del comitato di cittadini contro il collegamento autostradale delle Torricelle. «La Giunta ed il Segretario generale consapevolmente non rispettano la decisione del Tribunale. Si tratta di una chiara manifestazione di arroganza del potere e di disprezzo verso il principio fondamentale della civiltà occidentale: quello in base al quale chi governa è servo della legge e ad essa subordinato. Noi le sentenze le abbiamo sempre rispettate, come quella che ha confermato il parere dei Garanti, e la stessa cosa ci saremmo aspettati dalla giunta che amministra. I cittadini devono sapere che questa decisione ha l’evidente intento ostruzionistico di ritardare la raccolta delle firme e che si basa su una interpretazione del regolamento comunale già chiaramente respinta dal Tribunale in una motivata decisione del settembre 2009», dichiara Sperotto.
«Su un’opera tanto importante, che cambierà il volto della città, è giusto che la città si interroghi e che non siano i soli amministratori, pur legittimamente eletti a governare la città», sostengono quindi i Cittadini per il referendum. Sarebbe indispensabile, insomma, un dibattito informato e l’esercizio diretto della democrazia. Tanto più che questi nuovi quesiti che dovrebbero passare al vaglio dei veronesi, sono «radicalment e diversi dai precedenti in quanto non più abrogativi ma consultivi», conclude Trentini.I.N.

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