28 febbraio 2010

MOBILITA' E SVILUPPO




L'Arena
IL GIORNALE DI VERONA
Domenica 21 Febbraio 2010 CRONACA Pagina 13


MOBILITÀ E SVILUPPO. All’assemblea della Fiab, che conta 1.816 iscritti, si è discusso delle strategie per il futuro

«Si investe poco a favore delle bici»
Fabbri: «Alcune ciclabili sono state cancellate solo per far posto alle auto E la Giunta non ci ascolta»

Un bilancio in positivo in termini di crescita e attività svolte, con il raggiungimento di quota 1.816 iscritti che ne fanno la maggiore delle Fiab provinciali a livello nazionale, e la previsione di arrivare a 2.000 associati nel 2010. Ma l’assemblea annuale degli Amici della Bicicletta, che si è svolta ieri pomeriggio nella sede del circolo ricreativo di Unicredit per fare un bilancio del 2009 e procedere al rinnovo delle cariche del direttivo, ha messo in luce anche qualche ombra, più consistente quando il presidente Paolo Fabbri, ieri confermato, ha analizzato il lavoro dell’associazione nei mesi scorsi nel contesto delle decisioni in termini di mobilità prese nei mesi scorsi dall’amministrazione.
È proprio nell’amministrazione, infatti, che la cultura delle due ruote pare incontrare, a detta di Fabbri, i maggiori ostacoli ed è dunque su questo aspetto, sulla necessità cioè di assumere maggiore visibilità e soprattutto incidenza nelle scelte della città (traforo, mobilità, piste ciclabili, parcheggi, inquinamento) che l’associazione intende muoversi nei prossimi mesi.
«Non c’è dubbio che la Fiab, nonostante la sua crescita com e realtà rappresentativa della cittadinanza, incontra ancora molta difficoltà nel rapporto con le amministrazioni, e in particolare con quella comunale», ha detto Fabbri. «Non siamo stati capaci di entrare nelle elezioni provinciali, però a livello provinciale qualche passo è stato fatto. Dal Comune siamo invece percepiti tutt’oggi come avversari politici a prescindere. Molti provvedimenti recenti sono andati in direzione contraria all’incentivo alla ciclabilità: tolte le corsie preferenziali nella Ztl, eliminata la ciclabile di via Teatro Nuovo per guadagnare 6 posti auto, tolta la cicla! bile di via Ghetto; la nostra manifestazione S.i.n.d.a.c.o. non ha avuto interlocutore, tanto per fare qualche esempio».
E aggiunge: «A Verona si investe sui semafori intelligenti e sul traforo, opera alla quale ci siamo opposti a fianco del comitato contrario perché la riteniamo assurda e dannosa: si investe dunque per incentivare l’auto, mentre sulla metropolitana e sui mezzi pubblici non si fa nulla di concreto. Certo si dice che domeniche come questa di blocco del traffico non sono risolutive per l’inquinamento: ma intanto non vediamo profilarsi altre soluzioni. È su queste questioni che come Amici della bicicletta chiediamo di venire ascoltati, mentre nella Consulta sulla mobilità continuiamo ad essere ignorati».A.G

0 commenti: