L'Arena
del 9 febbraio 2010
IL NUOVO REFERENDUM. Oggi in municipio si depositano i cinque quesiti che chiedono il coinvolgimento dei cittadini. Con Fertonani, don Breoni Gottardi e altre personalità sostiene l’iniziativa del gruppo promotore
Verona. Big contro il traforo. Nuovo referendum contro il passante nord e tunnel sotto le Torricelle, parte una mobilitazione a 360 gradi coinvolgendo anche personalità cittadine di spicco nel sostenere l'iniziativa del nuovo comitato promotore referendario, che oggi in municipio depositerà i cinque nuovi quesiti. Fra i sostenitori dell'iniziativa — che però non necessariamente saranno firmatari — figurano il procuratore capo di Verona Mario Giulio Schinaia, l'ex presidente di Unicredit Banca d'impresa Mario Fertonani, il rettore di San Lorenzo monsignor Rino Breoni e Donata Gottardi, già parlamentare europea del Pd. Il nuovo comitato promotore nasce dopo l'appello del Comitato di cittadini contro il collegamento autostradale delle Torricelle, coordinato da Alberto Sperotto, che dopo la bocciatura del primo referendum auspicava una sorta di passaggio di consegne nella battaglia contro il traforo e a favore della partecipazione democratica nel valutare un'opera di tale portata.
L'appello di Sperotto è stato ascoltato. Al punto che il nuovo gruppo promotore è composto da altri cittadini e non è espressione del comitato anti traforo. Ma per quanto riguarda il referendum ne ha in un certo senso raccolto l'eredità dopo i quattro ricorsi effettuati contro l'amministrazione comunale. I risultati dei ricorsi, rilevano in una nota i promotori, hanno portato «al riconoscimento, contro la tesi del Comune e del Collegio dei Garanti, della possibilità per il Tribunale di esprimersi sulla legittimità dell'operato del Comune in materia di referendum, mentre il Comune aveva sostenuto con forza, attraverso una complessa serie di motivazioni, che ciò non rientrasse fra le possibilità dei giudici onorari». L'altro risultato, aggiungono i promotori, «è la smentita totale della tesi per mesi sostenuta in ogni sede dal Comune e dai Garanti, secondo i quali non si potrebbe nemmeno parlare di referendum per ben sei mesi, a cavallo delle elezioni».
I cinque nuovi quesiti referendari che verranno presentati oggi alla segreteria generale del Comune, spiegano i promotori, «sono espressione di persone preoccupate per le ripercussioni sanitarie, sociali e ambientali dell'opera, ma soprattutto che vogliono evidenziare come qualsiasi scelta di forte impatto sulla città, come il passante nord-traforo delle Torricelle, non può prescindere dal coinvolgimento dei cittadini».
I quesiti dicono in sostanza che le scelte irreversibili per il futuro della città devono essere oggetto di ampia discussione e consultazione di cittadini, anche con un referendum e che «la scelta verso la quale il Comune sta indirizzando la città non è stata preceduta da adeguati studi e suscita fondate preoccupazioni di natura urbanistica, economica, sanitaria e ambientale».E.G.
Le repliche:
Giorgio Montolli
Le repliche:
PASSANTE NORD: SINDACO TOSI SU NUOVI QUESITI REFERENDARI
“Sui quesiti si esprimerà il Comitato dei Garanti. Per quanto riguarda l’aspetto politico dell’iniziativa, anche a non voler considerare il costo esorbitante (più di 900.000 euro) di un eventuale referendum, voglio solo ricordare che i cittadini hanno eletto poco meno di tre anni fa questa Amministrazione votando un programma nel quale c’era l’impegno a realizzare il Passante Nord. Purtroppo in questo Paese c’è chi ostinatamente si oppone a qualsiasi importante opera pubblica, lasciando l’Italia – e in particolare la nostra Regione – nella arretratezza viabilistica di cui stiamo pagando ancor oggi le gravi conseguenze (Tav che arriverà in ritardo, corridoi trasportistici europei in ritardo, Pedemontana in ritardo ecc.): ogni qualvolta c’è da realizzare una struttura importante per mantenere alto il livello socio-economico di questo territorio c’è qualcuno che vuole fermarla, incurante di aggravare, in questo modo, i ritardi infrastrutturali (e quindi dell’ economia) rispetto ai Paesi nostri concorrenti”. Questo il commento del Sindaco di Verona, Flavio Tosi, alla notizia della presentazione dei nuovi quesiti referendari contro la realizzazione del Passante Nord delle Torricelle. Richiesto di un giudizio sul fatto che il Procuratore Capo della Repubblica di Verona, dott. Schinaia, pur non figurando oggi tra i proponenti dei nuovi quesiti referendari “per impegni di lavoro e istituzionali”, abbia pubblicamente aderito a tale iniziativa, Tosi ha detto: “pur essendo assolutamente legittimo che un cittadino veronese, come lui è, possa aderire alla proposta dei quesiti contro la realizzazione del Passante Nord, perché così è previsto dalle norme, lascio al Procuratore Capo stesso la valutazione su questo fatto. I tre Garanti, che hanno una parte evidentemente fondamentale nella procedura referendaria in quanto chiamati a valutare l’ammissibilità o meno dei quesiti, sono avvocati e quindi lavorano ovviamente nel Tribunale di Verona. Nel momento in cui dovesse aprirsi un contenzioso sulla vicenda, come accaduto nel recente passato, questo dovrebbe essere discusso nel Tribunale di Verona, così come le querele per diffamazione da me presentate contro i promotori del precedente quesito referendario contro il Passante Nord. Quindi lascio al Procuratore Capo, al quale ribadisco la mia stima personale, l’opportunità di valutare queste nostre riflessioni”.
ERRATA CORRIGE - TESTO MODIFICATO
“Sui quesiti si esprimerà il Comitato dei Garanti. Per quanto riguarda l’aspetto politico dell’iniziativa, anche a non voler considerare il costo esorbitante (più di 900.000 euro) di un eventuale referendum, voglio solo ricordare che i cittadini hanno eletto poco meno di tre anni fa questa Amministrazione votando un programma nel quale c’era l’impegno a realizzare il Passante Nord. Purtroppo in questo Paese c’è chi ostinatamente si oppone a qualsiasi importante opera pubblica, lasciando l’Italia – e in particolare la nostra Regione – nella arretratezza viabilistica di cui stiamo pagando ancor oggi le gravi conseguenze (Tav che arriverà in ritardo, corridoi trasportistici europei in ritardo, Pedemontana in ritardo ecc.): ogni qualvolta c’è da realizzare una struttura importante per mantenere alto il livello socio-economico di questo territorio c’è qualcuno che vuole fermarla, incurante di aggravare, in questo modo, i ritardi infrastrutturali (e quindi dell’ economia) rispetto ai Paesi nostri concorrenti”. Questo il commento del Sindaco di Verona, Flavio Tosi, alla notizia della presentazione dei nuovi quesiti referendari contro la realizzazione del Passante Nord delle Torricelle. Richiesto di un giudizio sul fatto che l’iniziativa, secondo un documento diffuso dai proponenti dei nuovi quesiti referendari, avrebbe ricevuto l’adesione del Procuratore Capo della Repubblica di Verona, Tosi ha detto: “ho parlato personalmente con il dott. Schinaia, che oggi si trova fuori Verona: mi ha autorizzato a precisare per suo conto che non ha certo aderito all’iniziativa nella sua veste istituzionale, ma come privato cittadino residente nella zona del tracciato del Passante. D’altra parte, tra i nomi dei sostenitori diffusi dai promotori, ce n’è persino uno di persona non residente a Verona”.
ERRATA CORRIGE - TESTO MODIFICATO
“Sui quesiti si esprimerà il Comitato dei Garanti. Per quanto riguarda l’aspetto politico dell’iniziativa, anche a non voler considerare il costo esorbitante (più di 900.000 euro) di un eventuale referendum, voglio solo ricordare che i cittadini hanno eletto poco meno di tre anni fa questa Amministrazione votando un programma nel quale c’era l’impegno a realizzare il Passante Nord. Purtroppo in questo Paese c’è chi ostinatamente si oppone a qualsiasi importante opera pubblica, lasciando l’Italia – e in particolare la nostra Regione – nella arretratezza viabilistica di cui stiamo pagando ancor oggi le gravi conseguenze (Tav che arriverà in ritardo, corridoi trasportistici europei in ritardo, Pedemontana in ritardo ecc.): ogni qualvolta c’è da realizzare una struttura importante per mantenere alto il livello socio-economico di questo territorio c’è qualcuno che vuole fermarla, incurante di aggravare, in questo modo, i ritardi infrastrutturali (e quindi dell’ economia) rispetto ai Paesi nostri concorrenti”. Questo il commento del Sindaco di Verona, Flavio Tosi, alla notizia della presentazione dei nuovi quesiti referendari contro la realizzazione del Passante Nord delle Torricelle. Richiesto di un giudizio sul fatto che l’iniziativa, secondo un documento diffuso dai proponenti dei nuovi quesiti referendari, avrebbe ricevuto l’adesione del Procuratore Capo della Repubblica di Verona, Tosi ha detto: “ho parlato personalmente con il dott. Schinaia, che oggi si trova fuori Verona: mi ha autorizzato a precisare per suo conto che non ha certo aderito all’iniziativa nella sua veste istituzionale, ma come privato cittadino residente nella zona del tracciato del Passante. D’altra parte, tra i nomi dei sostenitori diffusi dai promotori, ce n’è persino uno di persona non residente a Verona”.
Giorgio Montolli
Perché ritengo giusto il referendum sul traforo
Vorrei sottolineare quello che è il senso più vero di questo nuovo referendum: i cittadini, che la Costituzione definisce popolo sovrano, sono chiamati ad esprimersi perché le decisioni da prendere sono talmente “pesanti” che non possono essere lasciate a chi governa per un periodo limitato di tempo. Questo è vero chiunque governi. Nel caso specifico del traforo, una spesa di quasi 400 milioni di euro, un pedaggio per i prossimi 50 anni e qualche riserva sull’impatto ambientale e la salute rendono il referendum uno strumento importante. Personalmente penso che in tempi di scadimento della politica, che sente molto le pressioni economiche legate a questi progetti esagerati, i cittadini possano portare un importante contributo alla democrazia. Non c’è bisogno di un’opera del genere per risolvere i problemi, pur gravi, di Veronetta. Ci sono altre soluzioni meno costose, di minor impatto e realizzabili in tempi più brevi. E comunque verifichiamo con degli esperti quali sono i problemi legati alla realizzazione del traforo, a partire dai medici perplessi per il concentrarsi di polveri inquinanti a ridosso delle abitazioni.
Invito tutti a commentare la notizia sul sito del "L'Arena" dove è in corso un interessante scambio di opinioni.
(foto di Verona-in)
Invito tutti a commentare la notizia sul sito del "L'Arena" dove è in corso un interessante scambio di opinioni.
(foto di Verona-in)
0 commenti:
Posta un commento