17 novembre 2010

La Sorte, così un'oasi diventerà un inferno

 L'Arena

IL GIORNALE DI VERONA

Lunedì 15 Novembre 2010
CRONACA Pagina 10

SOPRALLUOGO. A piedi nelle campagne e fra le case dove è previsto il Passante nord


Oltre 50 ettari di terreno agricolo di pregio saranno espropriati per un'infrastruttura che per i residenti «porterà solo camion e smog»

Una passeggiata nei luoghi in cui sorgerà il futuro passante Nord, per rendersi conto di persona della reale imponenza dell'opera e dell'impatto concreto che avrà sul territorio. Questo l'obiettivo del circolo PD Enzo Biagi della terza circoscrizione, che ha organizzato ieri mattina un giro di osservazione lungo l'argine dell'Adige, all'altezza della località La Sorte, vicino a Chievo, nel punto in cui il fiume verrà attraversato dal traforo delle Torricelle. «Questa vuole essere una manifestazione di solidarietà per il quartiere, che verrà imprigionato dal muro creato dal passante», spiega Federico Benini, coordinatore del circolo Biagi. «Non è una soluzione al problema del traffico, perché non verrà comunque utilizzato dagli abitanti della zona per raggiungere i punti sensibili, come lo stadio, l'ospedale di Negrar o quello di Borgo Trento. Tutti continueranno ad usufruire della viabilità esistente, mentre aumenterà il traffico pesante dei camion, con conseguente crescita dell'inquinamento atmosferico. Inoltre le opere di compensazione per il quartiere sono irrisorie; per ora è prevista solo una pista ciclabile lungo il fiume e nient'altro».
Molti i residenti della zona che hanno partecipato all'iniziativa, convinti che la nuova "autostrada cittadina" porterà loro solo un peggioramento della situazione e nessun beneficio. «Il quartiere della Sorte è un'isola felice, siamo collegati alla città da una strada poco frequentata, senza traffico ed inquinamento. Vogliamo che rimanga così», affermano infatti con decisione.
«Il passante andrà ad espropriare 50 ettari di terreno agricolo di pregio, coltivato a frutteto, con pesche, kiwi, cachi! Le proprietà verranno sventrate, le case, che ora sono immerse nel verde, verranno imprigionate da muraglioni alti fino a 11 metri e perderanno inevitabilmente valore, i terreni saranno inquinati, nessuna compensazione sarà sufficiente a ripagare i cittadini», sostiene l'architetto Luigi Lazzarelli, autore dei diorami posizionati in punti strategici lungo il percorso, per illustrare esattamente come sarà modificato il paesaggio dalla presenza del passante e quale l'impatto con l'ambiente, sia umano che naturale. «Un conto è vedere dei disegni sulla carta, tutt'altra cosa essere sul posto e rendersi conto con i propri occhi di quanto il paesaggio verrà deturpato dall'imponenza dell'opera. I 400mila euro previsti per realizzarla in questo momento di crisi, potrebbero certamente essere impiegati in modo più proficuo. In questo modo invece, quest'oasi di pace e natura sparirà, senza portare alcun beneficio, solo disagi e pessima qualità dell'aria».
Il Passante andrà in Consiglio comunale tra un mese per le circa 2.400 osservazioni alla variante urbanistica. Nei primi mesi del 2011 forse il via libera al nuovo bando per il project financing. E.I.

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