Bella soddisfazione! Il Cipe oggi ha stabilito che l'Autostrada Serenissima, se lo vorrà e se ne avrà la disponibilità, potrà donare 53 milioni di euro al Comune di Verona per un'opera (il Passante Nord) di cui nessun cittadino, tranne forse i camionisti e gli speculatori, sente il bisogno.
Una goccia nel mare rispetto ai 436 milioni di euro che saranno inizialmente necessari per completare il presunto anello circonvallatorio attorno alla città, senza contare che l'A4 promette questi soldi ormai da 15 anni, senza alcuna conseguenza. Ma questa volta sarà curioso vedere come si regolerà Banca Intesa la quale, acquistando quote da Gambari, in A4 è divenuta il socio privato di maggioranza relativa. Questo passaggio è una garanzia per i cittadini in quanto la decisione finale, qualunque essa sia, non si presterà al gioco delle parti dei voleri dei politici.
La vera notizia, piuttosto, è che a differenza dei proclami passati nei quali il Traforo sembrava essere diventato opera strategica nazionale alla stregua del Ponte sullo Stretto di Messina o il Mose di Venezia, anche l'ultima delibera del Cipe di ieri non lo prende in considerazione. E se proprio lo vogliamo dire, nemmeno il Comune ha avuto l'ardire di presentarlo ad Oikos, la fiera dell'urbanistica dove tutte le amministrazioni venete presentano i loro più importanti progetti infrastrutturali che si tiene in questi giorni a Verona.
C'è il filobus ma non c'è il traforo. Che si tratti di pudore o di prudenza?
Comitato di Cittadini contro il collegamento autostradale delle Torricelle
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