12 ottobre 2010

Quelle panchine vicino alla Pieve

Forse dovremmo ringraziare il Comune di Verona, ed in particolare l'Ottava Circoscrizione, per aver dedicato particolare attenzione ad uno degli angoli più belli e suggestivi del territorio comunale: il sagrato dell'antica Pieve di Santa Maria Assunta ai margini del Laghetto Squarà a Montorio.
Venerdì scorso sono state scaricate tre panchine e posizionate dagli operai nei posti dove dovevano essere fissate.
La gente presente e che frequenta abitualmente la zona del laghetto ha fatto notare che le panchine non erano necessarie, perché ci sono già antichi sedili in pietra ben armonizzati all'ambiente, e soprattutto là dove le si voleva collocare.
Una signora ha immediatamente telefonato in circoscrizione e il presidente Dino Andreoli ha garantito un suo rapido intervento, ma dopo qualche ora le panchine erano già fissate nelle posizioni previste.
Alcune considerazioni. In tempo di ristrettezze economiche occorre utilizzare le esigue risorse con priorità scelte con intelligenza e serietà.
La zona circostante la Pieve di Santa Maria Assunta avrebbe bisogno di una riqualificazione che ne esalti il decoro e il presidente della circoscrizione dovrebbe sapere come intervenire.
Se proprio si dovevano spendere quei soldi si potevano posizionare le panchine non in conflitto con i reperti storici preesistenti.
Discutibile anche il lampione addossato al sedile di pietra ed il nuovo cestone dei rifiuti in plastica.
Le panchine, ancora una volta, sono del tipo «antibivacco» o meglio note come «modello Verona». Fa riflettere che siano collocate in un area ricca di storica sacralità, una di queste addossata ad un'antica stele devozionale con crocefisso.
Prima che il cemento sia saldo sarà possibile ripensare a questo intervento?
Marina Repola
MONTORIO
L'Arena
IL GIORNALE DI VERONA
Martedì 12 Ottobre 2010 LETTERE Pagina 21