26 luglio 2010

ATV. CARO BIGLIETTI, IL COMUNE DA' L'OK!

L'Arena
IL GIORNALE DI VERONA
Sabato 24 Luglio 2010
CRONACA
Pagina 8




VIA LIBERA IN CONSIGLIO. Approvato il piano finanziario dell’azienda trasporti che prevede alcuni ritocchi



Caro biglietti, il Comune dà l’ok
Da gennaio gli aumenti sui bus

Ritocco del 10 per cento. Ma si studiano abbonamenti per le famiglie numerose. Cambiano le tariffe per gli studenti



I rincari sui prezzi delle tariffe dei mezzi pubblici, urbani ed extra-urbani, sono ormai alle porte. Dopo aver votato il via libera al progetto del traforo, il consiglio comunale ha approvato a notte inoltrata, con 26 voti favorevoli, 6 contrari e un astenuto, anche l’adeguamento tariffario e le determinazioni per l’integrazione dei prezzi del trasporto pubblico locale.
Si tratta di una «decisione già concordata e condivisa con Atv e Provincia, che modifica il costo del trasporto pubblico apportando un contenuto aumento del biglietto della fascia urbana. Una soluzione in perfetta linea con le modifiche tariffarie adottate nelle altre città del Veneto», ha spiegato l’assessore alla mobilità Enrico Corsi, presente in consiglio insieme al presidente dei Atv Gianluigi Soardi.
Dal prossimo primo gennaio, quindi, il biglietto urbano valido un’ora lieviterà del dieci per cento, passando da 1 a 1,10 euro. Rimane però invariato a 1,20 euro il costo del biglietto acquistato a bordo.
STUDENTI. E anche il biglietto giornaliero di 3,5 euro, non subirà ritocchi. «Ingrassa» invece, con un aumento dell’11 per cento, passando da 9 a 10 euro, il carnet da 10 corse. E in questi tempi di magra la peggio l’avranno i lavoratori dato che il loro abbonamento mensile subirà il rincaro più pesante: più 12 per cento, da 25 a 28 euro. Buone notizie invece per gli studenti che godranno dell’otto per cento di sconto e pagheranno al mese 23 euro anziché 25. Altra novità riguarda il costo degli abbonamenti annuali che per i lavoratori scende da 260 a 250 euro.
Per gli studenti però non ci sarà più l’abbonamento per soli dieci mesi al costo di 200 euro. Ma una tessera valida anche nei mesi «morti» di luglio e agosto del costo di 220 euro.
FAMIGLIE NUMEROSE. In sede di consiglio, l’assessore Corsi ha accolto l’emendamento presentato dal capogruppo di Fi Salvatore Papadia sugli sconti alle famiglie numerose.
«Oltre all’aumento del costo dei biglietti va affrontato, con il massimo impegno, anche il problema della mobilità cittadina e dell’uso del mezzo pubblico. In questo senso, da valutare la predisposizione di un nuovo abbonamento con tariffe non superiori ai 440 euro per le famiglie di due componenti e 490 euro per le famiglie di tre componenti», ha spiegato infatti Papadia.
Barricata su posizioni contrarie all’aumento dei prezzi, invece, l’opposizione che ha presentato vari emendamenti, tutti respinti.
Il Pd si era già schierato contro questo «rincaro ingiustificato a fronte di nessuna miglioria del servizio che continua a soffrire di molti problemi, primo su tutti ritardi e inefficienza», quando la delibera era passata in commissione. E l’altra sera ha ribadito la propria posizione.
«Con questa soluzione rimarranno invariati mezzi e chilometri ed aumenteranno solo i costi, a spese dei cittadini», ha spiegato il consigliere Carlo Pozzerle.
«E’ un errore continuare ad incentivare solo il mezzo privato», hanno aggiunto le due colleghe di partito Carla Padovani e Maria Luisa Albrigi. Lapidario il commento del consigliere del Pd Mauro De Robertis, che liquida con un mero aumento delle tariffe le conseguenze dell’unificazione di Amt e Apt.
«Dalla fusione delle due aziende ci si aspettava molto, in termini di riduzione dei costi e complessivo miglioramento del sistema di trasporto urbano ed extraurbano della nostra città. Ora, invece, ci traviamo di fronte solo ad un aumento delle tariffe e non si riesce concretamente a capire quali siano gli obbiettivi futuri della nuova azienda Atv».

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