28 luglio 2010

DIVIETI E PROTESTE

L'Arena
IL GIORNALE DI VERONA


Mercoledì 28 Luglio 2010
CRONACA Pagina 14



«Verona città aperta» rilancia la sfida al Comune

Un ricorso al giudice di pace, è l’ultimo atto del comitato Verona Città Aperta che da oltre un anno si oppone alle multe che il Comune ha emesso contro la presunta occupazione di suolo pubblico (un metro quadrato e 17 centimetri) per due sedie installate al posto delle panchine che non ci sono più.
Così ieri mattina, nei giardini di via Prato Santo, il comitato ha fatto il punto sulla vicenda. «Nel rinnovato giardino di via Prato Santo», osservano gli attivisti, «le panchine non esistono eppure un cartello bene in evidenza “vieta” di bivaccare sulle panchine stesse».
L’anno scorso il Comitato aveva protestato contro la rimozione delle panchine effettuata dal Comune per impedire ai fruitori della mensa della Caritas di via Prato Santo di utilizzarle. Ne era scaturita una lunga serie di denunce, ordinanze, multe e ricorsi (al sindaco, al prefetto, al capo dello Stato e al giudice di pace) e la multa è lievitata fino a 329,58 euro.
«La situazione dei giardinetti di via Prato Santo è simbolica», dicono gli attivisti, «della trasformazione subita in questi ultimi anni da Verona: da “città dell’amore” a “città dei divieti”». E proprio nel corso dell’incontro gli organizzatori hanno voluto infrangere due ordinanze del sindaco: hanno offerto un aperitivo alcolico e hanno raccolto contributi.

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