16 luglio 2010

Chi semina raccoglie, vale anche per le panchine...

L'Arena
IL GIORNALE DI VERONA
Giovedì 15 Luglio 2010
CRONACA Pagina 10

IL CASO. Approvata in Quinta circoscrizione la mozione del Pd, con voti del centrodestra, per togliere i braccioli divisori

Panchine antibivacco, bufera politica


Partito democratico: «Ora la protesta in tutti i quartieri». Lista Tosi: «Un simbolo, non si toccano»


Il Pd dichiara guerra ai braccioli divisori in ferro posti a metà delle panchine delle aree verdi della città. La lotta contro le panchine anti-bivacco è partita dalla quinta circoscrizione ed è destinata ad espandersi a macchia d’olio in tutto il territorio comunale. In ogni circoscrizione verrà inserita al più presto negli ordini del giorno dei consigli una mozione “anti-bracciolo”. La rivolta ha preso il via a sera inoltrata il 30 giugno scorso, durante il consiglio di quinta circoscrizione che ha approvato la mozione, votata anche da alcuni consiglieri di centro destra, Lista Tosi e Lega Nord esclusi, che chiede la rimozione del bracciolo in ferro posto a metà delle panchine nel parco giochi di via Belobono a Cadidavid e nel parco San Giacomo di Borgo Roma. Inoltre, di montare panchine “tradizionali” nell’area verde di via Turazza.
I rappresentanti del Pd plaudono a questo primo importante risultato ottenuto e intendono ora estenderlo a tutto il territorio. Ne fanno una questione di civiltà, volta a veicolare “un messaggio di integrazione differente da quello che viene da divieti, imposizioni il cui simbolo sono anche queste orrende panchine con il divisorio nel mezzo che impongono separazione in ambienti invece preposti alla socializzazione”, spiega Maria Luisa Albrigi del Pd. “Si tratta di un accessorio incivile, dichiaratamente pensato per tenere alla larga poveri e diversi. Come possiamo spiegare questo ai nostri bimbi, quali valori stiamo diffondendo?”, aggiunge Emanuele Amaini, coordinatore Pd cittadino.
“Non è così che si affronta il problema del decoro: questi divisori non fanno altro che creare barriere e impedire la socializzazione”, commenta il capogruppo del Pd in quinta circoscrizione Andrea Magro.
Ma se in via Turazza le panchine non hanno bracciolo, nelle altre due aree il divisorio ancora non è stato rimosso. E nemmeno lo sarà: questo provvedimento, infatti, in Comune non passerà. Ad assicurarlo è il consigliere della lista Tosi Andrea Miglioranzi, ribadendo che “nessun esponente della Lista Tosi o della Lega Nord ha votato l’abolizione delle panchine antibivacco, come invece era stato erroneamente detto”. “La mozione presentata dal Pd in quinta circoscrizione, e votata ormai a sera inoltrata, è passata a causa della poca gente rimasta in aula. Ma la Lista civica è più che mai compatta e ribadiamo l’opportunità di questo tipo di panchine che hanno l’obiettivo di disincentivare le cattive frequentazioni”, spiega Massimo Piubello, capogruppo della Lista Tosi in quinta circoscrizione. “Queste panchine hanno un valore anche simbolico di quello che è il nostro impegno sul territorio. E per questo in Comune non prevarrà la scelta di rimuoverle”, aggiunge Miglioranzi. I.N.

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