16 luglio 2010

25.000 firme da Verona per dire no alla privatizzazione dell’acqua


Ce l’abbiamo fatta!!!!
Anche l’ultimo scatolone di firme è partito  verso Roma!!!
Sono quasi 25.000 le firme che in questi due mesi e mezzo siamo riusciti a raccogliere a Verona e Provincia per la campagna “L’Acqua non si vende” (il dato è ancora provvisorio perché domani partirà un’ultima piccola spedizione di moduli, al momento siamo a 24.950 firme autenticate/raccolte e 24.233 firme certificate). Un dato sopra ogni attesa, che ha sorpreso anche noi e che va ben al di là dell’obiettivo iniziale delle 14.500 firme fissato dalla segreteria nazionale della campagna referendaria per la nostra Provincia affinché si potesse raggiungere a livello nazionale il traguardo del milione di firme.
I “numeri” sono stati i grandi “protagonisti” di questa nostra campagna referendaria….
…. numeri “ripetuti e scanditi” a gran voce (o in tono “minore” in caso di qualche signora con i capelli grigi), negli oltre 270 banchetti organizzati nelle piazze  della nostra città e dei paesi della Prov incia, quando si leggeva la data di nascita e il numero della carta d’identità della persona che era venuta a firmare…..
… numeri “cercati” e a volte “gridati” quando nelle nostre riunioni serali di Co
mitato si cercava un modulo (ne sono circolati in tutto quasi 1.000 in questi mesi!!!), o detti a bassa voce quando si contava i certificati degli elettori che avevamo inserito nei moduli “misti” per vedere a che punto eravamo…
….. numeri scritti sulle centinaia di post-it che appiccicavamo ad ogni modulo scrivendo il paese e il numero di certificati che da questo erano arrivati…
… numeri “attesi” e riportati nei vari resoconti di raccolta firme che da ogni territorio arrivavano puntuali (più o meno… vero Francesco
:-)!?!?) dai nostri referenti ad ogni inizio settimana…
…. numeri raccolti con gioia e soddisfazione quando di settimana in settimana vedevamo crescere il numero di firme raccolte e certificate nella nostra Provincia insieme a quelle regionali e nazionali …..
Ma il “segreto” di questi “numeri”, stavolta così tanto “usati e…. ben voluti”, è che dietro ad ogni numero ci sono delle persone, tante persone..
Ci siete innanzitutto voi cittadini veronesi che avete firmato in tantissimi questo referendum; voi che avete fatto la fila davanti ai nostri primi banchetti e atteso con pazienza il vostro turno sia sotto il sole che con l’ombrello aperto; voi che siete andati a casa a prendere un documento d’identità quando ne eravate sprovvisti per poi tornare di nuovo al banchetto una volta che l’avevate recuperato; voi che siete venuti a cercarci sia in città che in Provincia per poter mettere la vostra firma; voi che ci avete scritto riempendo spesso la nostra casella di posta chiedendoci se e dove eravamo presenti con i nostri banchetti; voi che vi siete interessati partecipando ai nostri incontri e dibattiti ascoltandoci e facendo domande; voi che passando per strada ci avete guardato con simpatia e ci avete sorriso; voi che vi siete fermati oltre il tempo necessario per firmare per fare 4 parole con noi, voi che avete capito l’importanza di partecipare esprimendo con la vostra firma tutta la voglia che c’è in questo paese di costruire assieme qualcosa di diverso, partendo proprio dai beni comuni…
Vi diciamo GRAZIE. Questo è un segno di speranza che incoraggia tutti quanti a continuare…
Ma tutto questo non sarebbe stato possibile se non ci fossero state persone che in questi ultimi 3 mesi hanno messo tanto impegno ed entusiasmo…
E’ l’altra faccia, o forse la stessa, di questa bella “storia”…..
Ancora qualche mese fa a portare avanti la battaglia dell’acqua nella nostra città e Provincia eravamo un piccolo gruppo di persone (rappresentato in  buona sostanza dal Comitato Acqua Bene Comune di Verona), ora invece siamo molti di più. E’ nata una rete, sono nati nuovi contatti e nuove collaborazioni tra persone e gruppi veronesi (date un’occhiata a questa pagina per capire di chi stiamo parlando). E’ stata questa la vera forza e novità di questa campagna referendaria: tante e “nuove” persone che in diverse zone e paesi della nostra Provincia hanno messo il proprio tempo e le proprie energie p
er organizzare banchetti di raccolta firme, dibattiti e assemblee pubbliche per parlare d’acqua e spiegare i referendum.
Persone che non si sono risparmiate per dare una mano spesso anche in compiti e lavori magari poco “appaganti e gratificanti”(come è stato un po’ tutto il lavoro del laborioso e lungo recupero e smistamento dei certificati di iscrizione alla liste elettorali presso i comuni veronesi e fuori la nostra Provincia).
Anche a loro va il nostro sentito GRAZIE.
Ora, terminata questa prima tappa del nostro cammino, una delle tante sfide che ci attendono è rimanere in contatto e anzi rilanciare, rafforzare ed allargare questo nuova rete coinvolgendo anche altri soggetti e cittadini veronesi.
L’obbiettivo di portare infatti (come tutti ci auguriamo!!) almeno 25 milioni di italiani al voto nella primavera del 2011 è  davvero impegnativo ma è una sfida che possiamo vincere tutti insieme se sapremo stare uniti!
Nei prossimi mesi sarà importante soprattutto stare in mezzo alla gente per incontrarla, ascoltarla, parlarle, spiegando loro quello che oggi sta accadendo nel nostro paese e quello che noi vogliamo costruire in alternativa con le nostre proposte.
Dovremo farlo in maniera originale e coinvolgente,  inventandoci e utilizzando modalità differenti e mezzi che sappiano arrivare alla gente….. dovremo farlo perché  – noi ne siamo convinti -  è da questo confronto dal basso che può veramente nascere e sostanziarsi quel concetto di “né pubblico, né privato, ma bene comune” che da tempo  stiamo tentando insieme di definire e costruire, che parole come “democrazia partecipativa” possono assumere  veramente significato e  senso ed essere concretizate con nuove prassi, modalità e strumenti che noi stessi dovremo decidere e sperimentare.
Non siamo all’inizio, se ci pensate tutto questo è già iniziato e la campagna referendaria ne è stata un bellissimo esempio… ora la preparazione al voto referendario non è che la naturale continuazione.
Perchè…. “SI SCRIVE ACQUA, MA SI LEGGE DEMOCRAZIA”.

 
PS a giorni, sempre sul nostro blog, troverete anche il dato definitivo della raccolta firme nel Veneto e in Italia.

http://www.acquabenecomuneverona.org/?p=1603

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