19 marzo 2010

Viabilità, pedaggi e Motorcity. Poi, tutti al Voto!

VIABILITÀ. La Regione riapre i termini per presentare le osservazioni da parte dei Comuni sul tracciato che collegherà Peschiera e Padova

Tangenziali venete, caccia ai pedaggi

Renzo Gastaldo

Stoppato (San Giovanni) rilancia: «Dobbiamo fare fronte comune per avere una parte degli introiti e bisogna agevolare i pendolari»

  • Giovedì 18 Marzo 2010
  • PROVINCIA,
  • pagina 25
Le acque tornano a muoversi sul sistema delle tangenziali venete, i futuri 108 chilometri compresi fra Peschiera e Padova, realizzati e gestiti da privati, su parte dei quali ora corre la tangenziale sud di Verona.
Sono stati infatti riaperti i termini per le osservazioni all’opera: c’è tempo fino al 30 aprile. Sulla questione interviene Giuseppe Stoppato, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici a San Giovanni Lupatoto, che aveva rappresentato il Comune negli incontri provinciali nei quali la Regione e la società proponente avevano illustrato il progetto.
«Visto che le amministrazioni comunali hanno ancora tempo per presentare delle osservazioni per contenere l’impatto ambientale del sistema delle tangenziali venete», spiega Stoppato, «occorre fare fronte comune nei riguardi della Regione affinché i Comuni che si affacciano sul tracciato della nuova infrastruttura abbiano corrisposta una parte dei pedaggi in modo da mitigare con delle barriere antirumore e la piantumazione di alberi l’impatto della nuova strada».
Stoppato segnala un’altra esigenza da tutelare: «I pendolari dovranno essere comunque agevolati mantenendo gratuiti almeno 20 chilometri di percorso così da raggiungere i luoghi di lavoro e gli ospedali cittadini senza ulteriori aggravi economici per le famiglie. Altrimenti c’è il rischio di congestionare ancora le strade urbane perché gli automobilisti e i camionisti, per risparmiare, eviterebbero di usufruire del nuovo sistema delle tangenziali venete che sarà realizzato apposta per agevolare gli spostamenti. Ai progetti della grandi infrastrutture vanno tuttavia affiancati altrettanti progetti di percorsi tra il verde a protezione di pedoni e ciclisti», aggiunge Stoppato.
Secondo la giunta lupatotina è tuttavia «indispensabile per agevolare gli spostamenti di auto e camion la costruzione, fino ad ora annunciata ma mai effettuata, del collegamento tra la strada 434 Transpolesana e il quartiere cittadino di Basso Acquar e il casello autostradale di Verona Sud».
É «indispensabile», per gli amministratori lupatotini, «anche il prolungamento della 434 Transpolesana fino ai raccordi del capoluogo Verona che conducono alla stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova e nella zona stadio. Ciò eliminerebbe le colonne di veicoli che oggi quotidianamente intasano la zona industriale di San Giovanni Lupatoto, Palazzina, Cadidavid, Buttapietra e Borgo Roma. E’ improrogabile, ormai, anche la costruzione della variante alla statale 12 che farebbe finalmente respirare gli abitanti dell’asse Buttapietra – Borgo Roma soffocati dai gas di scarico di Tir e utilitarie».
Sulle tangenziali venete si era pronunciato nel luglio scorso anche il consiglio comunale con due osservazioni. La prima chiede un nuovo accesso al sistema viario e la seconda una serie di interventi di contenimento dell’impatto ambientale dell’opera.
Era stata infatti segnalata la necessità di un nuovo raccordo per mettere in comunicazione la parte nord del territorio (dove ha sede, ad esempio, la Vicenzi Biscotti, ndr) con il nuovo sistema viario. Ciò per consentire al traffico, soprattutto pesante, di accedere direttamente alla tangenziale riducendo notevolmente il traffico di attraversamento che altrimenti graverebbe pesantemente sulla rete viaria di Verona e su quella di San Giovanni.
La seconda richiesta prevedeva l’installazione di barriere antirumore per contenere i prevedibili incrementi derivanti dal sistema delle tangenziali. Per il peggioramento dell’inquinamento si chiedeva inoltre di approntare misure concrete quali il rallentamento delle velocità e il divieto di sorpasso per i mezzi pesanti.

 

Si pagherà un euro ogni 10 chilometri

  • Giovedì 18 Marzo 2010
  • PROVINCIA,
  • pagina 25
Il percorso fra Peschiera e Padova sarà lungo 108 chilometri e sarà su quattro corsie, escluso il tratto di tangenziale sud di Verona che verrà allargato a sei corsie. Ogni 3,8 chilometri ci dovrebbe essere un casello dove non ci saranno né addetti, né sbarre. Una telecamera rileverà la targa dei veicoli in transito. E’ previsto che la spesa del pedaggio (oltre i venti chilometri, per i residenti nei comuni ma l’esenzione dovrebbe durare solo 10 o 15 anni) sia inviata al domicilio degli utenti. Il pedaggio, se verranno confermate le indiscrezioni trapelata qualche tempo fa, sarà piuttosto salato: un euro ogni 10 chilometri per le auto e 1,66 euro per i camion. Il timore è che, a fronte di questi costi, una parte del traffico, inevitabilmente si sposterà sulle strade urbane per evitare il pedaggio. Oltre al territorio lupatotino sono interessati al sistema della tangenziali i comuni di Verona, Peschiera, Castelnuovo del Garda, Sona, Sommacampagna, San Martino Buon Albergo, Zevio, Belfiore, Caldiero, Soave, San Bonifacio e Monteforte d’Alpone.R.G.




TREVENZUOLO. Verso le elezioni amministrative, i quattro candidati sindaco a confronto sul progetto più importante per il futuro del paese

Il «Motor City» mette tutti d’accordo

Lino Fontana

Non si torna indietro sul progetto dell’autodromo del Veneto ma i distinguo sulla realizzazione delle opere sono sostanziali

  • Giovedì 18 Marzo 2010
  • PROVINCIA,
  • pagina 30
campagna elettorale non poteva mancare l’argomento principe, l'autodromo, tecnicamente più conosciuto come «Motor city», tra i temi affrontati dai candidati sindaco. Ecco dunque la domanda: «Se verrà eletto, cosa farà con l'autodromo?».
Paola Pedrotti (Lista Trevenzuolo - Roncolevà - Fagnano Lega nord- Uniti per il cambiamento): «Premesso che siamo favorevoli all'autodromo, che le scelte purtroppo sono già state fatte dalla precedente amministrazione, nutriamo però delle perplessità. Come il mega depuratore a Fagnano, dove confluiranno tutte le acque nere del Motor city: oppure il polo tecnologico, ormai quasi del tutto industriale, a Trevenzuolo, mentre a Vigasio ci saranno il polo commerciale e il parco divertimenti, e non il contrario. A questo punto cercheremo di rendere l'autodromo una ricchezza, con maggior gettito Ici, e di avere un ritorno in termini di servizi e strutture per la nostra comunità. Vigileremo, per quanto ci compete, e controlleremo ogni insediamento affinché sia realizzato rispettando l'ambiente e gli abitanti. Faremo di tutto per evitare la costruzione del mega depuratore a Fagnano. Se ciò non sarà possibile, vedremo di spostarlo in un luogo che sia il più lontano possibile dal centro abitato».
Lino Squassabia (Lista civica con Lino Squassabia sindaco): «L’autodromo è una cosa ormai fatta, comunque esamineremo attentamente tutti i documenti al riguardo. È fondamentale che la viabilità sia il primo intervento. Faremo un serio ed approfondito ragionamento sull’impatto sociale dell’opera. Ci adopereremo affinché le opere da eseguire siano date in appalto, in primis, alle società e alle imprese locali e del territorio limitrofo. Infine terremo costantemente informati i cittadini sugli sviluppi e le procedure in essere, in maniera completa, senza alcun tipo di secretazioni, censure o scorciatoie».
Osvaldo Zoccatelli (Lista Per Trevenzuolo - Il trifoglio): «La cosa sta andando avanti e le penali previste nei patti parasociali per chi volesse uscirne (Trevenzuolo e Vigasio) sono tali che lo sconsigliano. Vigileremo perché nulla più di quanto concordato venga attuato. La viabilità dovrà essere prioritaria e condizionante, escludendo la contemporanea realizzazione di altre opere che non siano relative ai servizi, senza deroghe. Vigileremo perché non avvenga un indiscriminato sbancamento del sottosuolo per evitare l’inquinamento della falda acquifera. Anche la realizzazione dei servizi, nuovo acquedotto, produzione elettrica e teleriscaldamento, non dovrà essere imposta ma concordata. L’impianto di depurazione delle acque fognarie dovrà essere equamente suddiviso tra i due comuni. Sarà fatto uno studio sull’incremento demografico per adeguare la modularità dell’edilizia residenziale e scolastica. I nostri concittadini dovranno avere la precedenza nei nuovi posti di lavoro».
Fabio Meneghello (Lista Insieme per Trevenzuolo): «Entro quest’anno inizieranno i lavori per la realizzazione dell’autodromo del Veneto, pensato più di 10 anni fa quando era in carica l’amministrazione della lista Insieme per Trevenzuolo, che è tuttora in maggioranza. Siamo convinti della grande utilità di questa opera per il territorio, per le innumerevoli attività e le grandi opportunità di lavoro che comporterà. L’autodromo rappresenta un’ occasione unica sia sotto il profilo economico sia sotto l’aspetto della visibilità di un territorio fino ad ora anonimo. L’area avrà un indice di copertura da edifici o superfici impermeabili che non supera il 23 per cento del totale, quindi non sarà la colata di cemento come è stata chiamata dai contrari ad ogni costo. Il comparto sarà autosufficiente per il fabbisogno di energia elettrica e termica ottenuta da pannelli solari. Il nostro impegno è quello di controllare la realizzazione dell’intervento anche mediante l’Ufficio di progetto già stato costituito.

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