12 marzo 2010

IL TRAFORO ENTRA A SCUOLA E FINISCE SOTTO ESAME

IL PASSANTE DELLE TORRICELLE. Al liceo Maffei un’assemblea cui sono intervenuti Sperotto e l’avvocato Trentini

Lorenza Costantino

Domande a raffica degli studenti che vogliono capire i pro e contro dell’opera. Ma l’assessore Corsi declina l’invito e il comitato a favore del tunnel nemmeno risponde 

Giovedì 11 Marzo 2010

 CRONACA, pagina 12





L’assemblea sul traforo ieri mattina nell’aula magna del liceo Maffei DIENNE FOTO


Gli studenti del liceo classico Maffei avevano programmato tutto per bene, in modo che all'assemblea di ieri mattina potessero essere rappresentate entrambe le parti: pro e contro il passante nord con traforo delle Torricelle. Ma l'assessore Corsi ha declinato l'invito «a causa di impegni istituzionali». E Marco Pasquotti, presidente del comitato per il traforo, «non ci ha risposto», dicono gli studenti organizzatori, mostrando la loro casella di posta elettronica. Così, quello che i ragazzi volevano fosse «un confronto bilanciato per farci un'idea il più possibile obiettiva», come spiega la rappresentante d'istituto Caterina Bortolaso, ha visto intervenire solo Alberto Sperotto, presidente del Comitato anti-traforo, e Carlo Trentini, portavoce dell'associazione Cittadini per il referendum.
Gli studenti in aula magna non erano molti, poco più di 50. Ma hanno ascoltato in perfetto silenzio gli interventi: dal percorso dettagliato del passante nord all'introduzione del pedaggio; dai filtri per i tratti coperti che non garantirebbero, secondo Sperotto, «un abbattimento totale del particolato», alle opere di compensazione da costruire lungo la nuova strada. Fino alla spinosa questione del referendum. E alla fine, le domande. Semplici, dirette e, nella loro ingenuità, anche graffianti.
«Perché il progetto della tramvia, che sembrava la soluzione agli ingorghi di auto in città, è stato accantonato dalla giunta?», chiede una studentessa. «Ogni volta che avviene un cambio di amministrazione», risponde Sperotto, «pare sia obbligatorio cancellare tutto ciò che è stato stabilito in precedenza. Ma Verona», continua, «ha bisogno di un trasporto rapido di massa, non di un'autostrada in città». Un'altra ragazza replica: «Ma se il traforo è fortemente voluto, avrà dei lati positivi». Sperotto mostra lo studio del Caire, da cui emerge la scarsa utilità dell'opera per decongestionare la zona tra Veronetta e via Mameli. Una studentessa allora alza la mano: «Perché non battersi per ottenere sì un referendum, ma vincolante?» Trentini spiega che «si tratterebbe di una modalità giuridicamente troppo complessa».
Altri ragazzi si preoccupano degli espropri: 441 quelli paventati. Giacomo commenta che «con il passante nord, Verona sembra andare in controtendenza rispetto al resto d'Europa: per esempio ad Amsterdam, dove la città è costruita per favorire l'uso di bicicletta e mezzi pubblici». Trentini ricorda ai ragazzi che il traforo li riguarda da vicino, dato che sono loro i cittadini del futuro: «E purtroppo questo progetto è portato avanti da politici privi delle competenze necessarie per comprenderne la portata devastante per il territorio». Infine l'ultima domanda, candida: «Non ho capito», chiede una studentessa, «se gli amministratori abbiano un interesse personale nella realizzazione di quest'opera».



RASSEGNA STAMPA

AGENZIA DI STAMPA VERONA COMUNE - direttore responsabile Roberto Bolis

PASSANTE NORD. ASS. URBANISTICA: ”DISPONIBILI A VERIFICARE FATTIBILITA’ TECNICA PER ALLARGARE VINCOLO DI INEDIFICABILITA’ LUNGO IL TRACCIATO”
“Se l’obiettivo comune è quello di far sì che lungo il tracciato che attraverserà i quartieri si crei una fascia verde con vincolo di inedificabilità, l’Amministrazione comunale è assolutamente disposta ad un confronto costruttivo con i consiglieri di minoranza, per verificare la fattibilità tecnica di un allargamento dell’area di rispetto, oltre il limite previsto dalla legge”. Questa la replica dell’assessore all’Urbanistica ai consiglieri del PD sulla variante urbanistica relativa al passante nord delle Torricelle. “La disponibilità politica dell’Amministrazione c’è –assicura l’assessore- poiché la salvaguardia del territorio dei quartieri attraversati dal passante nord è sempre stata al primo posto della nostra azione amministrativa, come dimostrano gli sforzi compiuti, in particolare dalla seconda circoscrizione, per giungere al risultato di modificare il tracciato, inizialmente previsto in trincea, trasformandolo in galleria coperta”.


AGENZIA DI STAMPA VERONA COMUNE - direttore responsabile Roberto Bolis


PASSANTE NORD: NEL BANDO DI GARA PROJECT SVINCOLATO DA PEDAGGIO TANGENZIALE SUD
“Nel bando di gara per il Passante Nord sarà chiaramente indicato che, nella valutazione delle offerte al fine di aggiudicare la concessione, uno dei fattori più importanti di valutazione per l’Amministrazione comunale riguarderà l’esenzione dalla tariffazione per la tangenziale Sud per i residenti nel capoluogo. Inoltre, a maggior garanzia, potrà essere valutato il completo svincolo del Passante Nord da qualsiasi politica tariffaria o ipotesi di pedaggiamento riguardanti la Tangenziale Sud, materia peraltro di stretta competenza della Regione del Veneto”. E’ quanto viene ribadito dall’assessore alle infrastrutture in risposta alle affermazioni fatte oggi da alcuni consiglieri del PD. “Il documento cui si riferiscono i consiglieri del PD – ha aggiunto – è, come recita testualmente il frontespizio e come vuole la legge, solo una Bozza di Convenzione, non un testo definitivo ma suscettibile di modifiche in sede di offerta, che sarà posta a base della successiva gara d’appalto. Quanto alla secretazione del P.E.F. fino alla gara, è determinata dall’esigenza, dettata dalla legge, di tutelare la par condicio tra i concorrenti e quindi la regolarità della gara che potrebbe essere inficiata qualora il P.E.F. fosse conosciuto in anticipo da altri soggetti estranei alla gara stessa


 

 L'Arena

GALLERIA TORRICELLE. Ancora polemica sui costi, nel mirino la convenzione con il gestore

«Col traforo pedaggio anche in tangenziale»

Il Pd: «Si pagherà per percorrere la bretella sud, non solo il passante: Il Consiglio aveva votato diversamente». Corsi: «È solo una bozza»

  • Venerdì 12 Marzo 2010
  • CRONACA,
  • pagina 14

Pedaggio e piano finanziario, ancora scintille sul traforo delle Torricelle. Il Pd contesta che nella bozza di convenzione fra Comune e concessionario del passante nord si preveda di mettere a pagamento la tangenziale sud, «nonostante il Consiglio comunale abbia approvato all’unanimità una delibera, con le osservazioni sul sistema delle tangenziali venete, in cui si prevede di non far pagare il transito sulla tangenziale sud ai residenti a Verona».
Secondo i consiglieri del Pd Roberto Uboldi e Paolo Zanotto «c’è una evidente contraddizione visto che la giunta comunale ha firmato una convenzione, sottoposta ora ai consigli di circoscrizione con la variante urbanistica per il traforo, che smentisce quanto votato dal Consiglio, su proposta della maggioranza». Per gli esponenti della minoranza «è chiaro che la cordata di imprese guidata da Technital promotrice del project financing per costruire e gestire il traforo sa che, per ottenere l’equilibrio finanziario del passante nord, deve non solo metterlo a pedaggio ma anche essere certa che sia a pedaggio anche la tangenziale sud. Perché se così non fosse molti automobilisti veronesi percorreranno quella e non il passante». Zanotto ricorda anche di avere inviato il 9 novembre di due anni fa — come rappresentante del Comune di Verona nell’Autostrada Serenissima, concessionaria della Brescia-Padova — una lettera in cui rilevava che «con la tangenziali a pagamento molte auto si riverserebbero nelle strade cittadine, con effeftti disastrosi sul traffico e sulla salute. Ma a queste lettere nessuno ha risposto».
Uboldi solleva però anche il caso della variante urbanistica che stanno votando i consigli di circoscrizione nella quale, rileva, «sono contenute anche tutte le opere di compensazione come il parcheggio scambiatore di Ca’ di Cozzi e altre. E si dice che sono queste a garantire l’equilibrio finanziario dell’opera. Solo che il piano economico-finanziario (Pef) dell’opera non viene fatto vedere. Nella delibera si specifica che, per non alterare le fasi successive del bando di gara e rispettare la par condicio di altri concorrenti, il piano economico non viene reso pubblico», aggiunge Uboldi, «ma come si fa a votare una variante con le quantità di opere compensative se non conosco il piano economico?». Secondo Uboldi, inoltre, «da quel poco che si sa della variante, la distanza di rispetto di inedificabilità attorno al passante sarà di 40 metri, mentre ne servirebbero almeno 200-300».
L’assessore alla mobilità e infrastrutture, Enrico Corsi, replica in una nota che «nel bando per il passante nord sarà chiaramente indicato che, nella valutazione delle offerte per aggiudicare la concessione, uno dei fattori più importanti di valutazione per l’amministrazione comunale riguarderà l’esenzione dalla tariffazione per la tangenziale sud per i residenti a Verona. Inoltre potrà essere valutato il completo svincolo del passante nord da qualsiasi politica tariffaria o ipotesi di pedaggiamento riguardanti la tangenziale sud, materia peraltro di stretta competenza della Regione».
Corsi, ribadito che la legge non consente di rendere pubblico il Pef prima della gara, precisa che «il documento cui si riferiscono i consiglieri del Pd è, come recita testualmente il frontespizio e come vuole la legge, solo una bozza di convenzione, non un testo definitivo ma suscettibile di modifiche in sede di offerta, che sarà posta a base della successiva gara d’appalto». E l’assessore all’urbanistica Vito Giacino aggiunge in un’altra nota che «se l’obiettivo comune è far sì che lungo il tracciato che attraverserà i quartieri si crei una fascia verde con vincolo di inedificabilità», dice, «l’Amministrazione comunale è assolutamente disposta a un confronto costruttivo con i consiglieri di minoranza, per verificare la fattibilità tecnica di un allargamento dell’area di rispetto, oltre il limite previsto dalla legge. La disponibilità politica dell’Amministrazione c’è poiché la salvaguardia del territorio dei quartieri attraversati dal passante nord è sempre stata al primo posto della nostra azione amministrativa».E.G.

0 commenti: