28 febbraio 2010

TRAFORO: Rassegna Stampa

traforo. L’assessore : «Tempi brevissimi»

«Piano degli espropri
in dirittura finale»

I proprietari dei terreni interessati sono 600 Per gli indennizzi sono previsti 50 milioni

  • L'Arena Martedì 23 Febbraio 2010
  • CRONACA,
  • pagina 11

Enrico Corsi
«Ormai siamo in dirittura finale, il piano degli espropri lungo il tragitto del Passante nord-traforo delle Torricelle sarà ultimato in tempi brevissimi». Di più l’assessore alla mobilità Enrico Corsi afferma di non poter dichiarare sulla conclusione di un iter particolarmente delicato e al centro, nei giorni scorsi, anche di furiose polemiche tra i rappresentanti dei proprietari dei terreni agricoli interessati all’opera viabilistica e l’amministrazione comunale.
«Si tratta», fa sapere l’assessore Corsi, «di circa 600 persone». Con una petizione sottoscritta da un migliao di aderenti, i proprietari dei terreni che si trovano soprattutto a Quinzano, San Rocco e Ponte Crencano, avevano chiesto a Palazzo Barbieri di bloccare e rivedere il meccanismo degli espropri. Per pagarli è stato stabilito un tetto di 50 milioni di euro.
La petizione è stata inviata al Comune, alla Regione e al ministero dell’agricoltura.
L’assessore Corsi, a tale proposito, si era detto disponibile «ad un confronto per valutare possibili meccanismi innovativi alternativi all’esproprio, come richiesto dalla petizione del coordinamento degli espropriandi». E.S.



dal Comitato no-Traforo


È gravissimo quanto è successo luendi sera in seconda circoscrizione: l'assessore Corsi, oltre a secretare tutti i documenti dell'autostrada in città, dice ai consiglieri di fidarsi di lui e non di quanto scritto nella copia conforme della bozza di convenzione consegnata ai consiglieri.

Perché si nasconde la verità, perché non si mostrano le carte.

È grave, molto grave. Se l'assessore non conosce la clausole capestro della bozza di convenzione, che noi denunciamo da più di un anno, bisogna chiederne le dimissioni. Se cosi non fosse è ancora più grave perché significa che ha mentito.

Vi ricordo dell'appuntamento di domani sera, in sala Marani, alle 20,45
con l'assemblea del coordinamento degli espropriandi.



Corsi: «Traforo a basso impatto ambientale»

  • Giovedì 25 Febbraio 2010
  • CRONACA,
  • pagina 10

A Quinto, nella sala consiliare dell’ottava circoscrizione gremita di gente si è tenuto un altro passaggio della presentazione del progetto del traforo delle Torricelle nelle circoscrizioni interessate.
Per il gran numero di interventi il consiglio si è protratto nella serata e il voto è arrivato oltre la mezzanotte: un netto 13 a 4 a favore del traforo. Presenti gli ingegneri della Technital che hanno spiegato il progetto nei dettagli e confermato che il pedaggio costerà 1,15 euro a transito.
L’assessore Enrico Corsi, intervenuto al consiglio, ha difeso il traforo definendolo «importantissimo per la città, andrà a decongestionare il traffico cittadino e a diminuire la concentrazione delle polveri sottili, perché si sa che un auto incolonnata produce molto più inquinamento di una che transita su una strada a scorrimento veloce. Verona deve guardare al futuro, tutte le più importanti città europee hanno il proprio anello circonvallatorio. Siamo stati attenti a progettare un’opera a basso impatto ambientale e a salvaguardare al massimo i territori interessati». E sull’ipotesi referendum si conferma assolutamente contrario.
I maggiori dubbi dell’opposizione invece si concentrano sui termini dell’accordo con Technital. «Il Comune non si è tutelato a sufficienza» ha sostenuto Marta Fisher, consigliere del Partito democratico, «è in una posizione troppo debole. Se anche uno solo dei parametri stabiliti dovesse venir meno, per esempio il numero dei transiti al giorno stabiliti intorno a 40.000, un numero esagerato secondo noi, oppure una variazione dei tassi di interesse, tutto il sistema delle compensazioni andrebbe rivisto, potrebbero esserci aumenti dei pedaggi, o addirittura l’obbligo per il Comune di pagare penali. È un debito troppo oneroso da lasciare alle future generazioni».
La spalleggia Giuseppe Bongiovanni: «Basta costruire strade, bisogna puntare sulle ciclabili e sui mezzi pubblici. Il traforo non aiuterà il traffico cittadino, è una nuova autostrada a pochi chilometri da piazza Bra».
Decisa la risposta dell’assessore Corsi: «Bisogna essere realisti, i flussi di traffico sono già elevati e i camion transitano sulle statali, con conseguente pericolo per gli automobilisti. Almeno in questo modo avranno una strada adeguata».
Chiude il presidente dell’ottava circoscrizione, Dino Andreoli: «Il traforo è un’opera imprescindibile, non andrà a fluidificare solo il traffico del quadrante nord, ma tutta la città ne trarrà beneficio. Con attenzione all’ambiente, grazie al nuovo sistema di filtraggio dei gas di scarico».
Plauso unanime infine per la promessa del presidente di organizzare a breve un incontro aperto a tutta la cittadinanza, per spiegare in modo trasparente e dettagliato modi, tempi e costi, sia economici che di impatto ambientale dell’opera.E.I.

No agli espropri, già mille firme al coordinamento

  • Giovedì 25 Febbraio 2010
  • CRONACA,
  • pagina 10
Nuova uscita pubblica del Coordinamento degli espropriandi del Passante nord-Traforo delle Torricelle domani alle 20,45 in sala Marani a Borgo Trento. I promotori hanno invitato anche l’assessore alla mobilità Enrico Corsi, che ha declinato l’invito. I promotori, ospitati dal consigliere di Verona civica Edoardo Tisato, hanno presentato l’iniziativa a Palazzo Barbieri. Ci sarannno i rappresentanti del Comitato anti-traforo e dei Cittadini per il referendum. «Su un’opera di tale rilievo», esclama Antonio Fagioli del Coordinamento, «tanti chiedono di essere consultati, ma è giusto non ascoltare le ragioni di chi pensa che 20 milioni di auto e camion nel polmone verde della città siano un danno alla salute dei veronesi? Oltre che dei nostri beni ci sentiamo defraudati dei nostri diritti». Una petizione del Coordinamento, fanno sapere, ha avuto 1.056 adesioni. «L’abbiamo inviata anche ai candidati presidenti della Regione ma mentre Giuseppe Bortolussi del centrosinistra, ci ha ricevuti, il candidato del centrodestra Luca Zaia ha rinviato il confronto a dopo le elezioni». I membri del Coordinamento mostrano alcuni volantini firmati da Flavio Tosi prima di essere eletto sindaco. «Prima», affermano, « prometteva che il traforo sarebbe stato realizzato a nord di Avesa e Quinzano senza creare problemi ai quartieri, adesso dice che il referendum la gente l’ha fatto votando il suo programma. Nei fatti su un’opera che diventerà una pesante ipoteca per il futuro un confronto non c’è mai stato. Noi chiediamo uno studio indipendente sui flussi di traffico perché tante cose non ci convincono: si parla di congestionamento nella zona di Ponte Pietra ma il problema maggiore è causato da un semaforo pedonale. Non sarebbe più semplice un sottopasso piuttosto che un tunnel e un’opera da 400 milioni? E poi: in zona ci sono sei scuole... Si pensa davvero che il traforo farà diminuire il traffico?».E.S.



REFERENDUM. Interpellato dall’avvocato Butti
E scende in campo un costituzionalista
  • Venerdì 26 Febbraio 2010
  • CRONACA,
  • pagina 15
L’avvocato Luciano Butti
Un avvocato e un costituzionalista scendono in campo a fianco del comitato per il referendum. Lo conferma lo stesso legale, l’avvocato Luciano Butti: «Ho ricevuto dai Cittadini per il referendum mandato per l’avvio delle azioni giudiziarie necessarie per ottenere il rispetto integrale del regolamento sui referendum», spiega.
«Ricevuto l’incarico, ho esposto i termini della vicenda al professor Stefano Grassi, ordinario di diritto costituzionale all’università di Firenze». E la risposta non si è fatta attendere: «Il noto costituzionalista, dopo aver esaminato la documentazione, ha pienamente condiviso la posizione dell’Associazione Cittadini per il referendum, ha escluso vi siano ragioni valide per ritardare od ostacolare il processo che deve portare alla consultazione popolare su scelte irreversibili per il futuro della città ed ha perciò accettato di far parte del collegio difensivo».
Da qui i successivi passi: «Informo infine che i promotori dei cinque quesiti hanno trasmesso un formale invito ai Garanti affinché, nella loro qualità di organo neutrale, adottino i provvedimenti dovuti entro il termine previsto dal regolamento (11 marzo 2010), nonostante l’illegittimo provvedimento di sospensione del procedimento adottato, disattendendo una precedente ordinanza del Tribunale, dal Comune».

Via libera al traforo in sesta circoscrizione
GRANDI OPERE. Il progetto è stato approvato con 14 voti contro otto. Corsi: «Una risposta concreta, non sarà l'unica». Andreani (Pd): «Non porterà nessuna soluzione»
  • L’Arena 26/02/2010
La zona in cui dovrebbe partire il traforo delle Torricelle
Verona. Nuova tappa per il processo di approvazione del traforo delle Torricelle e medesime polemiche. L'assessore Enrico Corsi ha presentato in sesta circoscrizione il progetto della nuova tangenziale, accompagnato dagli ingegneri della Technital, e il consiglio si è espresso in modo favorevole per 14 voti ad 8. Il dibattito è stato acceso e la partecipazione dei residenti consistente.
«Ho l'impressione che ci sia un'opposizione al traforo puramente politica da parte della sinistra», sostiene Corsi. «I veronesi sono in maggioranza favorevoli all'opera, che è una risposta concreta del Comune al problema del traffico, ma non sarà certo l'unica». E sui dubbi espressi dall'opposizione e da molti cittadini riguardo gli accordi di convenzione ed il sistema di compensazioni a favore della società concessionaria risponde «questa è solo la bozza, si avrà tutto il tempo di mettere i vincoli a tutela del Comune e della città».
Si dice amareggiata invece Donatella Andreani, capogruppo Pd in sesta: «Sono ancora sconvolta per la mancanza di democrazia e di rispetto della quale siamo stati oggetto in Consiglio. Non c'è stata possibilità di dibattito, addirittura gli esponenti della maggioranza si sono lamentati di dover rimanere fino a tardi "per colpa" dei nostri interventi. Ma noi siamo disposti a rimanere anche tutta la notte pur di fare chiarezza. Vorrei sapere chi mai da Veronetta andrà a prendere il traforo per raggiungere Borgo Trento. Questo è un collegamento autostradale, non ci dicano che risolverà il traffico cittadino».
Non è d'accordo Mauro Spada, presidente della circoscrizione: «Mi pare che i cittadini di Borgo Venezia siano sostanzialmente favorevoli. Posso capire le perplessità dei residenti di Borgo Trento, ma sono portato a guardare l'opera nel suo complesso, non il colore politico e, lo dico da cittadino veronese, mi trova assolutamente favorevole».
Duro il commento del comitato No al traforo: «Non è vero, come dice l'assessore Corsi, che la bozza è provvisoria, è stata approvata in Comune il 13 gennaio scorso, quindi ormai è definitiva. A meno che non sia la società vincitrice della gara a cambiarla. In consiglio abbiamo notato un notevole vociare e molta disattenzione da parte dei membri della maggioranza. Non conoscono i documenti e non hanno neanche interesse a farlo, quindi su che basi votano? Solamente ideologiche». Elisa Innocenti

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