14 febbraio 2010

PASSANTE DELLE TORRICELLE. Tensione fra presidente e Carroccio

L'Arena
IL GIORNALE DI VERONA

Traforo, alleati contro anche in Provincia
Miozzi: «Sì al referendum. E si poteva fare anche per il Motorcity».
Venturi: «Allora lo proporremo»

Domenica 14 Febbraio 2010
CRONACA, pagina 9

Quella voglia matta di referendum. Si infiamma ogni giorno di più il ping pong fra gli alleati Lega e la frangia ex An del Pdl sul nuovo referendum relativo al passante nord con traforo delle Torricelle. Anche i vertici del partito e gli amministratori non mancano di intervenire dopo che l’assessore regionale Massimo Giorgetti ha dichiarato che, pur essendo favorevole al traforo, non vede nulla di male nel dare la parola ai cittadini (in Comune martedì sono stati depositati cinque nuovi quesiti referendari, contro il traforo). Prende posizione ora il presidente della Provincia, Giovanni Miozzi, Pdl ex An, secondo cui «il passante è una priorità assoluta, e mi auguro anzi che si cominci quanto prima, ma non trovo nulla di strano nel consultare i cittadini. Se fosse stato fatto un referendum anche per l’autodromo Motorcity, ci sarebbero stati meno problemi».
Pronta la replica di Fabio Venturi, capogruppo in Consiglio provinciale della Lega, partito che, dal sindaco Flavio Tosi all’assessore alla mobilità Enrico Corsi, alleato con il Pdl in Comune e in Provincia, ritiene invece (come ha sostenuto l’assessore Daniele Polato, dirigente del Pdl a livello provinciale) che il vero referendum sul traforo sia quello tenuto quasi tre anni fa quando i cittadini veronesi hanno eletto Tosi. Che nel programma aveva il traforo. E quindi è titolato a portarlo avanti. «Il Passante nord non è nelle competenze della Provincia, ma del Comune di Verona. Come non lo erano la questione dell'ospedale di Malcesine e altre questioni», spiega Venturi. «E anche stavolta Miozzi parla come presidente della Provincia senza sentire prima l'opinione della sua maggioranza, di cui noi della Lega siamo la maggioranza. Infine mi permetto di chiedere al sindaco Miozzi: ma perché a Isola della Scala non ha fatto il referendum sul “suo" Centro intermodale e Polo logistico, che porterà un bel po' di camion nella sua zona?». Ma a questo punto lo scenario si allarga al Motorcity, in base alle dichiarazioni di Miozzi: «Benissimo, allora vorrà dire che nel prossimo Consiglio provinciale come Lega proporremo una mozione chiedendo di indire un referendum sull’autodromo, visto che immagino Miozzi parli a nome della maggioranza».
Inviata a smorzare i toni, invece, il sottosegretario Aldo Brancher: «È una polemica inutile, l’opera era nel programma», mentre invita l’amministrazione Tosi a una verifica, su questo tema, la senatrice del Pdl Cinzia Bonfrisco: «L’opera è stata anche da noi fortemente voluta e siamo convinti che vada fatta, ma il sindaco Tosi comprenda la necessità di condividere ulteriormente alcuni dettagli, in particolare sul tracciato, per definire meglio dove l’opera inizia e dove finisce».
Il sottosegretario all’economia Alberto Giorgetti, coordinatore regionale del Pdl, afferma che «noi avevamo lanciato un referendum sul traforo anche tempo fa, quindi non è una novità, il che non significa non essere d’accordo sull’opera. Ma sun questa vicenda ci sono state troppe reazioni sopra le righe».
Per il deputato del Pd Giampaolo Fogliardi, invece, «l'amministrazione abbia il coraggio di chiedere ai cittadini un parere su un' opera mastodontica che dovrebbe impegnare la città per i prossimi 50 anni. Mi chiedo inoltre se in prospettiva futura non sarebbe meglio investire quelle risorse in un sistema di trasporto urbano efficiente che unito a una rete di parcheggi scambiatori metterebbe Verona in linea con le moderne città del nord Europa».E.G

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