Arena 16 Gennaio 2009:
Approvata la VIA in giunta regionale la Lega astenuta.
Villafranca 15 gennaio 2010
Caro Beppe Grillo,
(un affare pubblico/privato della Regione Veneto, in cui è coinvolta pure la Lega Nord e le sue contraddizioni politiche)
La Regione Veneto sta portando a buon fine un MOSTRO ecologico nei comuni di Vigasio e Travenzuolo della pianura a sud di Verona.
La commissione regionale di valutazione di impatto ambientale (VIA) del Veneto ha in corso d’approvazione uno sconvolgente progetto affaristico della dimensione di 4.560.000 mq.
Un’area estesa più di quella dell’Aeroporto di Verona e annessa base militare!All’iniziale Autodromo, MOTORCITY sarà un CENTRO COMMERCIALE grande 5 volte la Grande Mela, un PARCO DIVERTIMENTI grande una volta e mezza Gardaland con un parcheggio da 44 mila posti auto (sono 3 mila quelli della Grande Mela), un mega SHOW ROOM per le case automobilistiche, un POLO TECNOLOGICO universitario, una ZONA RESIDENZIALE e quasi dimenticavo, un casello dedicato sulla A22 con 29 porte (sono 20 a Verona sud), una strada a 4 corsie di collegamento con il Motorcity e nei mesi scorsi è stato approvato un nuovo tratto di autostrada di 50 km tra i caselli di Nogarole e S. Bonifacio. La VIA provinciale stabilisce che saranno piantati 50 mila alberi e sarà energeticamente autosufficiente?
I terreni per buona parte sono già stati ceduti, sotto la velata minaccia di esproprio comunale, alla soc. “Autodromo del Veneto Spa” per circa 60 milioni (in media 15 euro/mq ca.)
L’operazione che coinvolge finanzieri e politici locali e non, nel luglio 2008 ha avuto il placet della Provincia di Verona con una controversa approvazione VIA, caratterizzata da singolari soluzioni tampone adottate per mitigare l’impatto ambientale e il traffico futuro delle auto (la medesima commissione provinciale aveva espresso un iniziale orientamento negativo sul progetto).
All’imponente progetto “Motorcity”, si aggiungono altri progetti: 1.050.000 mq di polo logistico, 1.100.000 mq del centro agro-alimentare e gli insediamenti produttivi/residenziali e logistici già approvati nei comuni confinanti di Mozzecane, Nogarole R. e Isola d/Scala.
Alla fine in un territorio agricolo largo meno di 20 chilometri si realizzeranno opere per 12 milioni di mq, ipotizzando il conseguente raddoppio della popolazioneQuesto l’iter: la vicenda parte nel 1999 dall’idea di costruire l’AUTODROMO del Veneto. (scordando che ne esiste già uno ad ADRIA/ Rovigo).
A seguito dell’approvazione della L.R. 27/1999, si costituisce la soc. Autodromo Veneto SpA con capitale sociale 785.648 euro.
Questi i soci:1) Società “Motor City Holding”, detiene il 48,01% della soc. Autodromo Veneto Spa. Appartiene alla Draco Spa (33,34%) e a Coopsette (66,66%) – quota appartenuta al bresciano GNUTTI e ceduta a Coopsette nel 2006. Inoltre la “Motor City Holding” concede a Autodromo Veneto un prestito obbligazionario di 857.296 euro con diritto d’opzione per conversione in azioni entro il 30.06.2009.
2) Soc. “Veneto sviluppo Spa” della Regione Veneto, detiene il 27% della Autodromo Veneto Spa.
3) I comuni veronesi di Vigasio e Travenzuolo, ciascuno con quote del 12% della Autodromo Veneto Spa.
NOTA: i tre enti pubblici possedevano il 51,44% del capitale della Autodromo Spa, ma con la conversione del prestito “Motor City Holding” in azioni (però NON PRIMA di aver acquisito le autorizzazioni urbanistiche) la loro partecipazione scenderà al 24,60%, mentre quella della soc. privata “Motor City Holding” salirà al 75,14% (rispettivamente 50,10% Coopsette e 25,04% Draco, completando l’affare!)
4) Fiduciaria Valverde srl con 0,55% di capitale della soc. Autodromo veneto SpA.
Con Accordo Quadro del 31.08.2004 a Brescia viene stabilito che all’approvazione degli strumenti urbanistici la soc. Autodromo Veneto sarà scissa in 2 società:
una (denominata”Società di Gestione”) sarà proprietaria dell’Autodromo (in cui soci pubblici storici avranno una partecipazione superiore al 15%),
la seconda sarà proprietaria di tutto il resto e sarà riservata solo alla Motor city holding
(Coopsette e Draco) la possibilità di fare aumenti di capitale sociale fino a possedere il 99%, quindi alla fine ai soci storici pubblici resterà l’1% e ai due comuni resterà solo 0,2353% del capitale, ovvero a Vigasio e Travenzuolo rischiano di non ottenere alcun benefico dal VERO AFFARE, ma resterà loro solo le conseguenze negative dalla devastazione del territorio.
Vista del progetto iniziale:
24.12.2004 (notte di NATALE! con voto non unanime) avviene il primo colpo di mano all’art. 13 della L.R. n. 35, nel quale si aggiunge che sono consentite “strutture connesse e complementari di intrattenimento, espositive, di ricerca, di servizio, turistico ricettive, produttive nonché commerciali al dettaglio di completamento, che potranno essere autorizzate dalla Giunta regionale in deroga agli obiettivi di sviluppo e nei limiti dimensionalidella grande distribuzione”.
25.02.2005 (ultimo giorno utile di fine legislatura regionale) all’art. 17 della L.R. n. 7 si sostituisce la dizione “nei limiti dimensionali della grande distribuzione” (del precedente art. 13 L.R. 35/2004) con “ai limiti dimensionali! Una modifica di pronomi che stravolge il fine iniziale e costituisce il secondo colpo di mano.
24 07 08 Commissione provinciale V.I.A. approva il progetto finale.
(da L’Arena del 26.08.08)
Secondo “ Michele Bertucco (esponente regionale della Legambiente del Veneto)la Provincia inusualmente «ha permesso ai proponenti il progetto di ricevere il parere negativo inizialmente dato dalla Commissione il 18 luglio, che fino a prova contraria dovrebbe essere un documento interno e riservato».
Successivamente i presentatori del progetto, il 22 luglio, hanno inviato le loro controdeduzioni. Bertucco prosegue nella cronistoria della vicenda ricordando che il giorno seguente il presidente della Provincia, Elio Mosele, è stato ascoltato dalla Commissione Via «e il giorno dopo, il 24 luglio, i componenti della stessa Commissione hanno modificato il loro parere precedente dando l’assenso al progetto».
«Stiamo approfondendo sotto l’aspetto giuridico il fatto, poiché riteniamo che sia stato seguito un percorso anomalo e probabilmente ai limiti della legalità». Per rafforzare la sua tesi, Bertucco ricorda che anche che la stessa segreteria generale della Provincia di Verona ha evidenziato nel proprio parere allegato alla delibera di giunta di recepimento delle decisioni della Commissione Via, queste «amoralità procedurali».”
E’ vero che la commissione provinciale non ha potere decisionale definitivo.
Ora aspettiamo l’esito della decisiva V.I.A. della commissione Regionale: tuttavia c’è d’aspettarsi che non mancherà di avvallare il parere favorevole della Provincia di Verona.
Note dimensionali dei progetti previsti nel territorio in questione:Il Motorcity occupa …………………………………………. 4.560.000 mq
Nello stesso ambito dei due comuni sono previsti:
il District Park di Vigasio (polo della logistica) per ……………1.050.000 mq
il Centro Agroalimentare di Travenzuolo per ………………….1.100.000 mq 6.710.000 mq
Totale:
Vanno aggiunti i progetti già decisi nei comuni confinanti:
a Mozzecane/Nogarole (art. 13 Paque) di …………………….…3.500.000 mq
a Nogarole (Porta del sud/insediam. Produttivi) di ………………1.000.000 mq
a Isola della scala (Centro intermodale) di ……………………... 700.000 mq 11.910.000 mq
Si prevedono:
20-23.000 nuovi posti di lavoro (Saranno in larga parte immigrati extracomunitari?)
e il probabile raddoppio della popolazione: altri 50.000 residenti
Elìa Di Giovine
Amici di Beppe Grillo di Villafranca
http://www.villafranca5stelle.org
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