3 febbraio 2009

Tosi, la prostituzione , le professioni e la magia.‏

L 'altro ieri mattina, tra i banchi di un supermercato di Borgo Trento, assisto ad un simpatico colloquio. Tema della discussione è la dichiarata volontà del sindaco Tosi di proibire, o quanto meno punire, la prostituzione esercitata anche in abitazioni private. Una signora con i quotidiani locali in mano legge brani degli articoli che riportano le dichiarazioni del sindaco il quale afferma che "siccome la prostituzione di per se non è reato, l' ordinanza andrà a sanzionare chi crea disturbo nei condomini". "La polizia municipale interverrà solamente in caso di segnalazione e il modo di operare sarà lo stesso usato in passato per esempio al Palladio. Verranno controllati i clienti, ascoltate le ragioni della frequentazione dell'appartamento. Quindi scatterà la sanzione che varierà da 100 a 200 fino a 450 euro". Una signora anziana con cappellino chiede: "se la prostituzione è un lavoro consentito dalla legge, è il disturbo al condominio che Tosi vuole punire?" "Si" rispondono tutti. L' anziana signora, rinfrancata, ricorda che nel suo condominio c'è un via vai insopportabile, con uso continuo di ascensori,causato da ben due studi legali, con molti avvocati, che ricevono persone poco raccomandabili che vogliono farsi difendere da chi sa quali delitti e c'è persino, frequentatissimo, uno studio di fiscalisti, "quelli che insegnano ad evadere le tasse". Alla fine chiede se può segnalare al sindaco Tosi questa situazione intollerabile per un condominio di gente per bene che ha bisogno di quiete e decoro. Le risposte sono state diverse, tuttavia qualcuno ha ricordato che il sindaco ascolta le lamentele dei cittadini e fa quello che gli dicono, consigliando la signora con cappellino di segnalare la situazione incresciosa del suo condominio ed auspicando adeguate iniziative di Tosi e della "sua polizia urbana" contro tali disturbatori della quiete "pubblica". A quel punto una giovane rimasta in silenzio ricorda che esiste una analoga situazione incresciosa anche nel suo condominio, ove in uno studio medico (con molti medici) c'è un continuo afflusso di persone , alcune delle quali visibilmente ammalate che diffondono nell'ambiente germi e microbi pericolosi di ogni tipo. Per lei la questione non è solo di tutela di quiete e decoro , ma anche di tutela della salute dei condomini. La professione del medico è pure utile e legittima, ma meglio che sia esercitata altrove, in situazione di sicurezza. Chissà se la ragazza vorrà segnalare al sindaco anche questa sua situazione, definita dai presenti molto brutta.Un signore intanto si avvicina e dichiara energicamente che voler punire le attività professionali consentite dalla legge è pura follia, una perdita di tempo totalmente inutile e snocciola una serie di problemi (lavoro,mobilità, inquinamento, prezzi, tariffe, servizi sociali e sanitari, casa,ecc.) per i quali servirebbeuna maggiore attenzione del Comune. Aggiunge inoltre che avvocati, medici, tributaristi ed anche chi esercita il mestiere più antico del mondo, svolgono attività consentite dalla legge. Nel suo condominio, invece, c'è un via vai di persone che vanno a farsi leggere la mano,le carte, predire il futuro e a comperare" intrugli benedetti ". Si chiede se la professione della magia sia consentita, conclude che la si lasci pur stare, visto che ci sono tanti creduloni che vogliono farsi ingannare nella vita, oltre che in politica.
Giorgio Gabanizza
lettera a L'Arena - 8.1.2009