TOSI, IL SEDICENTE DIFENSORE DELLA LEGALITA', INFRANGE SIA LA VOLONTA DEL TAR CHE LA LEGGE.
Giocano al gatto e al topo. E questo gioco fa sorridere pureloro, le lucciole, perseguitate dall'ordinanza del sindaco Tosi. Ordinanza che, la sera stessadell'entrata in vigore, venerdì,faceva già due vittime, due rumenedi 19 e 21 anni che stavano adescando clienti in viale del Lavoro.
E' ASSURDO - commenta carla Corso, presidente del comitato per i diritti civili delle prostitute- Tosi fa un'ordinanza e noi presentiamo ricorso, e lo vinciamo. E allora Tosi fa un'altra ordinanzae noi ripresentiamo ricorso. Quanto tempo andremo avanti così», si chiede. Si, perchè non ha certo intenzione di starsene con le mani in mano, ora, il comitato.Convinto di avere il coltello dalla parte del manico dopo aver vinto il ricorso al Tar Veneto,che ha definito illegittimala prima ordinanza di Tosi.«Non sappiamo ancora di preciso in che termini interverremo,dobbiamo ancora confrontarci con i nostri avvocati. Intanto - continua la Corso - speriamo nell'intervento di qualche magistrato, che prenda dei provvedimenti e interrompala follia di Tosi». C'è serenità tra i membri del comitato. Hanno vinto già una battaglia contro il sindaco che definiscono «impazzito, un vero sceriffo», e anche se la fine della guerra è lontana sono ottimiste. Forse perchè convinte di essere dalla parte del giusto. «È Tosi che sbaglia- spiega Carla Corso - perchè infrange sia la volontà del Tar che la legge». Non sono turbatedalle multe alle due giovani romene, cattate poche ore dopo l'entrata in vigore della nuova ordinanza. «È inutile che i vigili sanzionino le straniere - precisa il presidente del comitato - tantoda loro non riceveranno mai soldi, non pagano, e ci dispiace per loro perchè, proprio in quanto deboli, saranno quelle che più subiranno le volontà di questo sindaco impazzito. Piuttosto invitiamo uomini e donne italiane che ricevono sanzioni a non pagare ma a fare ricorso».
IL PROBLEMA di questa ordinanza è che manca di volontà costruttiva, è solo repressiva», commenta Gianni Zardini, presidentedel Pink. «La prostituzione - continua - non è un problema ma una realtà. Non riusciranno a eliminarla. È il mestiere più vecchio del mondo, nel'600 al posto di palazzo Barbieric'erano loro, le prostitute, che battevano negli arcovoli dell'Arena. Cosa pensa Tosi, di eliminarle con un'ordinanza».E porta l'esempio di altre città, Zardini, «come Mestre, dove l'amministrazione ha spostato le lucciole da una zona residenziale,in centro, ad un'altra area dove ora hanno la libertà di esercitare la professione senza ostacoli. È arrivato il momentodi sedersi tutti intorno a un tavolo, e trovare anche a Verona una soluzione». Il circolo Pink appoggerà il comitato per i diritticivili delle prostitute nella prossima battaglia: «Non staremo fermi a guardare, ricorreremo, protesteremo, manifesteremo in modo energico», promette.