11 novembre 2008

PRIME LETTERE AI FIRMATARI

Cara amica, caro amico,
i firmatari dell'appello che hanno partecipato alla riunione di lunedì 10, hanno proposto, per dare più visibilità all'iniziativa e conivolgere più persone, di continuare la raccolta di firme, fino ad ora riservata a contatti personali, ampliandola ad un pubblico più vasto. Per questo ti chiediamo fin da ora di farti a tua volta promotore dell'appello, chiedendo a chi conosci di aderire e di inviare la propria adesione alla mail del Comitato veronacittaaperta@hotmail.it. Per far sì che l' appello rimanga di 'cittadine e cittadini' si è deciso che non compaiano di fianco ai nomi sigle di partiti o associazioni ma solo la professione.In considerazione di queste decisioni collettive, si è concordato di rimandare la conferenza stampa prevista per mercoledì 12 p.v., rimandando la diffusione pubblica dell'appello e delle altre iniziative a un incontro a cui sono fin d'ora invitati tutti i firmatari che si terrà lunedì '1 Dicembre 2008 alle 18.30 pesso l'istituto Galileo Ferraris in Via del Pontiere, 40.Ricordiamo a tutti che sul blog del comitato www.veronacittaaperta.blogspot.com si troveranno le firme raccolte e il materiale di documentazione dell'iniziativa. A seguire inviamo nuovamente il testo dell'appello corredato dall'elenco dei primi firmatari da divulgare ad altri cittadini e cittadine che si riconoscano in quanto scritto. Grazie per l'attenzione
per adesioni Comitato Verona città aperta :
veronacittaaperta@hotmail.it

Verona, città aperta
Siamo cittadine e cittadini veronesi.
Vogliamo abitare una città in cui ci sia rispetto innanzitutto per la democrazia e per la vita delle persone, in cui sui temi importanti per la comunità, che riguardano la cosa pubblica, si ascoltino democraticamente i cittadini; in cui la libertà di religione non perda mai di vista la laicità delle istituzioni.
Vogliamo sentirci liberi di vivere, con civiltà e rispetto dei bisogni e dei desideri di tutti, gli spazi della nostra città, senza incorrere in continui divieti che impediscono anche le più semplici azioni del vivere quotidiano (fare un gesto di umanità verso mendicanti e barboni; mangiare o bere in luoghi pubblici; sentire e vedere suonatori e artisti di strada, ecc.).
Vogliamo educarci ed educare le giovani generazioni alla cittadinanza, alla convivenza, alla convivialità e alla nonviolenza. Intendiamo riappropriarci della nostra piena cittadinanza, vincendo le paure indotte e resistendo ai divieti assurdi e ai pregiudizi..
Non ci piace una Verona che perde di vista la vera legalità (diritto alla sicurezza, al lavoro, alla casa) garantendo i forti e criminalizzando i deboli; che multa chi mangia un kebab mentre consente le spericolate azioni dell’alta finanza.
Non ci piace una Verona che fa ancora troppo poco per superare la povertà, la marginalità, lo sfruttamento e la violenza sulle donne e per comporre armonicamente le differenze tra le persone, ma che si accontenta di mettere al bando i poveri, i marginali, le schiave prostituite e i ‘diversi’.
Non ci piace una Verona che negando diritti crea clandestinità, calpesta fondamentali libertà democratiche e si dimentica del dovere di asilo ed ospitalità verso chi magari fugge dalla guerra, dalla persecuzione, dalla fame.
Non ci piace una Verona corporativa, egoista, rozza, escludente inospitale e ci ribelliamo all’indifferenza e alla mancanza d’indignazione verso i soprusi quotidiani, che possono giungere, come accaduto, fino al pestaggio a morte di un ragazzo ucciso dalla violenza e dall'odio, alimentati dall'intolleranza.
Per questo proponiamo a tutti coloro che si riconoscono in questo appello di sottoscriverlo e di costruire un percorso pubblico da "fare insieme", per far rinascere una Verona dell’accoglienza, della tolleranza, della disponibilità, del rispetto; vogliamo opporci alla deriva di civiltà, reagiamo contro una città in cui la ‘sicurezza’ diventa il cardine che giustifica ogni misura, trasformando ogni malessere in egoismo sociale.
Vogliamo esprimere in modo visibile a tutta l’opinione pubblica veronese il nostro progetto di una città aperta, giusta e gioiosa e il nostro dissenso verso una città chiusa e paurosa.

per adesioni Comitato Verona città aperta :
veronacittaaperta@hotmail.it

http://www.veronacittaaperta.blogspot.com/

Paolo Andreoli, Consigliere provinciale , Lia Arrigoni, libraia, Giuseppe Balocco, Claudio Bassi, medico chirurgo, docente universitario, Gianni Basso, pensionato, Margherita Basso, pensionata, Giorgio Maria Bellini, poeta, Alessia Berardinelli, Fabrizio Bertoli, Giorgio Bragaja, già consigliere comunale e regionale, Lorenzo Bolomini, Fabio Bucher, avvocato, Roberto Bruttura, già Assessore regionale alla Sanità, Emilia Butturini, studentessa, Giuseppe Campagnari, ingegnere, Alice Castellani, artista e giornalista, Maurizio Corticelli, avvocato, Matteo Dal Prà, impiegato e sindacalista, Maria Cristina Danzi, impiegata, Dino Facchini, Michela Faccioli, Fiorenzo Fasoli, ferroviere, già consigliere comunale, Daria Ferrari, architetto, Paolo Ferrari, consigliere provinciale, Bruno Fini, Renzo Fior, comunità di Emmaus, Giorgio Gabanizza, già consigliere comunale, provinciale, regionale, Maria Geneth, ginecologa, Olivia Guaraldo, docente universitaria, Agata La Terza, docente, Roberto Leone, medico universitario, Renzo Magagnotti, maestro, Gian Aldo Mantovanelli, sindacalista, Giorgio Massignan, Valentina Meurisse, insegnate, orientamento scolastico, Riccardo Milano, Susanna Morgante, medico sanità pubblica, Ettore Nardelli, medico, Federica Panizzo, avvocata, Emanuela Pasetto, avvocata, Miria Pericolosi, Graziano Perini, consigliere comunale, Daniela Piccoli, Dino Poli, dirigente scolastico, Maria Rita Serantoni, Clara Rossi, docente, Paolo Rossignoli, editore, GiamBattista Ruffo, Liliana Sannini, impiegata, Flavio Savoldi, Giorgio Scarato, consigliere provinciale, Elio Renato Specchierla, Cristina Stevanoni, Riccardo Trespidi, medico, Mao Valpiana, già Consigliere regionale, Silvana Valpiana, insegnate scuola media, Tiziana Valpiana , già parlamentare

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