11 dicembre 2010

Ultimo anno per l'asilo di via Prato Santo

L'Arena
IL GIORNALE DI VERONA

Venerdì 10 Dicembre 2010
CRONACA Pagina 19


INFANZIA. Verso la chiusura della scuola materna «San Vincenzo» che ha cresciuto generazioni di residenti del quartiere. La Curia intende vendere l'immobile


I locali dovranno essere liberati entro il dicembre 2011. Genitori preoccupati per il ventilato trasloco in lungadige Attiraglio, c'è anche l'ipotesi Arsenale

Borgo Trento, chiude la scuola materna «San Vincenzo». La Curia intende mettere a reddito il palazzo di via Prato Santo, di sua proprietà, e i locali dovranno essere liberati entro il 31 dicembre del prossimo anno. Preoccupati i genitori dei bambini: «Il quartiere rischia di rimanere senza asilo». Un asilo «storico», frequentato da generazioni di residenti nel quartiere.
Intanto, il progetto pervenuto negli uffici circoscrizionali di piazza Righetti per la costruzione di una scuola materna con asilo nido integrato negli spazi dell'ex Arsenale, è stato rinviato in Comune. A spiegare la risoluzione del consiglio è Alberto Bozza, presidente della circoscrizione: «Vi era un progetto sull'ex Arsenale già dibattuto e con un preciso quadro economico-finanziario che si supportava. Ora, se vi sono state modifiche, vorremmo conoscerle». Sulla richiesta dei genitori di avere una nuova sede, il consiglio circoscrizionale si è espresso suggerendo come «alternativa l'area ex americana in Lungadige Attiraglio».
Bozza ha rammentato che «si comprende l'esigenza di identificare uno spazio, ma quando è aperto un asilo di identità pubblica, per l'assegnazione si apre un iter di bandi». Sulla realtà dell'attuale materna San Vincenzo, Piero Fiocco, vicepresidente dell'associazione genitori che gestisce la scuola, interviene ricordando che «attualmente sono iscritti 95 bambini, di cui 45 al primo anno», ed evidenzia che «la soluzione di uno spazio lontano dall'attuale può andare bene se limitato nel tempo, questo perché quasi la totalità dei bambini sono residenti nella prima e seconda circoscrizione e giungono a piedi». La distanza! dell'area ex americana è anche per Giovanni Bosi penalizzante e dice che «un'eventuale lontananza della struttura dal quartiere può far perdere l'interesse da parte delle famiglie della zona».
Mario Gianelli, capogruppo del Pd in seconda circoscrizione, rileva che le «scuole materne pubbliche e private convenzionate con il Comune nel quartiere di Borgo Trento sono, ad oggi, solo due: l'Istituto de Vedruna, in via Camozzini, e la Scuola San Vincenzo». Gianelli, prosegue dicendo che «l'area più idonea per trovare spazio a una nuova scuola materna è l'interno dell'ex Arsenale» rimarcando che «l'ex caserma austriaca deve essere uno spazio al servizio del quartiere e questa è un'occasione per ribadire la sua natura al servizio del territorio».
Il progetto di una nuova scuola dell'infanzia con asilo nido integrato all'interno dell'ex Arsenale impegna gli spazi occupati dagli attuali capannoni 23 e 24, che non essendo originali del complesso saranno abbattuti, per un costo complessivo di 4milioni 145mila euro. La proposta prevede di accogliere nella nuova struttura 90 bambini a cui se ne aggiungono altri 32 nel nido. È indicato anche il cambio di zonizzazione urbanistica dell'area interessata: infatti, precedentemente vi era previsto un nuovo parcheggio interrato.
Dubbi sulla nuova progettualità dell'ex Arsenale sono espressi da Alfonso Vassanelli che ricorda: «Le idee per quanto riguarda l'ex caserma austriaca sono chiare, metro per metro, mentre con questo nuovo progetto si abbattono due capannoni laddove era già previsto un parcheggio interrato» e conclude dicendo che «se c'è un nuovo assetto per l'ex caserma austriaca, questo sia presentato».

1 commenti:

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Probabilmente il giardino di via Prato Santo è stato prima 'devastato' e poi 'rinnovato' per allontanare i 'clienti' della vicina mensa dei poveri. Ora apprendiamo che la Curia intende 'mettere a reddito' il Palazzo di Via Prato Santo, ma non ci viene detto dove finiranno mensa e distribuzione di indumenti.
Forse quei 'clienti' non piacciono al Comune, ma nemmeno alla curia...
Così ancora una volta i poveri, gli immigrati, gli indesiderati e indesiderabili saranno espulsi dal centro città e allontanati dalla vista dei benpensanti. Ma non smetteranno di esistere. E per loro dobbiamo continuare a sorvegliare quella zona.