11/12/2010
C'è anche una panchina anti bivacco nello splendido presepe, lungo una decina di metri e sistemato in procura, preparato come ogni anno da Mario D'Onofrio, autista ai servizi giudiziari. E non è una presenza fatta a caso. Lo precisa il procuratore Mario Giulio Schinaia. Lo fa, però, dopo una premessa. «Non vuole essere un atteggiamento polemico verso le scelte della politica», premette il capo dei pm veronesi. Si tratta, invece, «di uno spunto di riflessione, un richiamo all'attenzione sul valore del presepio e del Natale e ai suoi ideali di tolleranza e aiuto a chi è povero».
Il procuratore sottolinea che «non è degno di noi rendere la vita ancora più difficile a chi non ha una casa». Schinaia ricorda che «Gesù Cristo ci ha indicato la via scegliendo di nascere in una grotta al gelo».
Una testimonianza fondamentale che sembra stonare e non di poco con le panchine anti bivacco. «Mi sembra una cattiveria», conclude Schinaia, «impedire a chi dorme al gelo un po' più di comodità».G.CH.
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