Vivo in questo quartiere dagli ultimi anni quaranta.
Era un quartiere di campagna, sicuro tranne che per esibizionisti che cercavano di mostrarsi alle fanciulle e per grosse pantegane che ogni tanto attraversavano i sentierini incolti dove tu stavi camminando,
Poi ci furono gli anni della droga con siringhe per la strada e giovani morti per overdosi(di famiglie benestanti).
Poi il quartiere fu chiamato "il quartiere della mortadella" perchè la gente voleva apparire e nascondere le povertà intrinseche con l'abito che fa il monaco.
Ora per vigliacca paura, egoismo, intolleranza si vuole che il quartiere diventi SICURO E ORNATO DI AIUOLETTE GENTILI E COSTOSE per far dimenticare la verità che ognuno|a dovrebbe sapere leggersi dentro.
Non è questa la sicurezza necessaria.
Vi saluto e se volete fare uso di questo mio pensiero potete farlo
Claudia Betteri