2 maggio 2010

TRAFORO, ALLARME CONTI E MESSA IN MORA.

L'Arena
IL GIORNALE DI VERONA

TRAFORO/2.

Avviso alla Giunta: messa in mora Il Comitato contrario lancia l’allarme conti

Sabato 01 Maggio 2010
CRONACA,
pagina 10


L’impegno finanziario per il Passante Nord rischia di mettere in pericolo i conti del Comune: per questo motivo il Comitato contro il Traforo chiede che il Comune acquisisca un parere della Corte dei Conti. «La convenzione mette a rischio il Comune per i prossimi 50 anni», dice il Comitato che lunedì terrà sul tema una conferenza stampa. E intanto protocolla la messa in mora degli amministratori e dei dirigenti per responsabiltà contabile.
«Le scelte compiute dal Comune in merito al metodo di finanziamento dell'opera, nonché il modo con cui è stato gestito sinora il procedimento burocratico, lasciano spazio a molte perplessità e a tanti dubbi. Affinché i veronesi non debbano in un prossimo futuro pagare il prezzo di scelte imprudenti e azzardate, il Comitato chiede all'amministrazione di dotarsi di un parere della Corte dei Conti e avanza l'avviso di messa in mora per tutti gli amministratori (sindaco, assessori, consiglieri comunali) e i dirigenti comunali coinvolti nel procedimento».



L'Arena
IL GIORNALE DI VERONA


Antitraforo: «Con questo progetto
 i rischi economici li paghiamo noi»
Battaglia sul traforo, alla conferenza stampa del comitato presieduto da Alberto Sperotto risponde per le rime il sindaco Flavio Tosi. Il Comitato sostiene che l'accordo sottoscritto dal Comune con la ditta concessionaria espone i cittadini a troppi rischi economici. Il sindaco risponde che è stata sottoscritta solo una bozza e non un testo definitivo e che comunque ci sono tutte le garanzie del caso.

Lunedì 03 Maggio 2010

Tracciato del traforo

Verona. Battaglia sul traforo, alla conferenza stampa del comitato antitraforo presieduto da Alberto Sperotto risponde per le rime il sindaco Flavio Tosi. In mattinata il comitato ha fatto sapere che «vi è almeno un fatto sul quale il sindaco e il Comitato che si oppone alla realizzazione del traforo concordano: la legge e il buon senso richiedono inderogabilmente che i rischi economici derivanti da possibili imprevisti in fase di realizzazione dell’opera ricadano sul concessionario piuttosto che sul Comune e quindi sui cittadini». 

«Il Comitato», proseguono in uncomunicato stampa, «lo ha sempre sostenuto. E anche il sindaco lo ha con chiarezza affermato nell’intervista pubblicata da sui giornali domenica 25 aprile. Vi è invece dissenso sulla valutazione della bozza di convenzione formalmente approvata dalla Giunta con la deliberazione del 13 gennaio scorso. Il Comitato ritiene, diversamente dal sindaco, che tale bozza di convenzione addossi al Comune, e quindi ai cittadini, la maggior parte dei rischi. Con evidente violazione non soltanto della legge (europea e nazionale), ma anche degli interessi dei veronesi: i quali si troveranno a dover pagare – con aumenti del pedaggio o con nuove pesanti compensazioni – ogni modifica dell’equilibrio economico finanziario dell’opera». «In sintesi», scrivono i rappresentanti del Comitato, «quasi tutto potrà costituire la base per nuove aree di compensazioni economiche o aumenti del pedaggio: modifiche normative, imprevisti geologici, ritrovamenti archeologici, mutamenti idonei a modificare le previsioni dei flussi di traffico, aumento dei costi di esproprio rispetto alle previsioni, variazioni dei tassi di interesse e delle condizioni di mercato, infine – con una norma di chiusura veramente paradossale - “ogni altro elemento – di fatto e di diritto – posto a base delle stime e delle previsioni dell’allegato Piano economico finanziario, nella misura in cui si verifichino variazioni non imputabili a colpa del concessionario, che diano luogo a maggiori oneri a carico dello stesso». 

«Chiediamo», concludono, «ai consiglieri, agli assessori, al sindaco e ai dirigenti di non assumersi la responsabilità di caricare sul Comune e sui veronesi rischi così pesanti per i prossimi cinquanta anni. E proponiamo che venga chiesto un parere ufficiale ad un organo pubblico su questo problema. Siamo certi che il Consiglio comunale valuterà in modo approfondito queste problematiche: c’è ancora tempo per evitare un grave errore».

Parole alle quali risponde nel giro di breve il sindaco di Verona. «Abbiamo detto ripetutamente che la bozza di convenzione relativa al project financing del Passante nord delle Torricelle è, appunto, solo una bozza e non un testo definitivo. Contiene già, peraltro, tutte le garanzie attualmente ritenute necessarie per tutelare il Comune rispetto al concessionario dell’opera, nel caso di fattori imprevisti o non prevedibili: garanzie che verranno ulteriormente e dettagliatamente specificate al momento di predisporre il bando di gara».  «Rilevo invece – continua il Sindaco – come il comitato antitraforo continui nella sua opera di disinformazione, dimostrandosi non solo accecato dalla sua prevenzione contro l’opera, ma anche un tantino presuntuoso nel pensare che tutti (dai cittadini ai consiglieri comunali) abbiano bisogno del loro aiuto per capire. In realtà la maggioranza dei cittadini ha sempre capito che l’opera è necessaria e che loro sono contrari, come direbbe Totò, a prescindere».



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