7 marzo 2010

Lettera all'Unicef

Spettabile Unicef Italia,
                                        il sussulto di indignazione provato di fronte alla notizia che una persona condannata con sentenza passata in giudicato per razzismo sia invitata come relatore a un corso universitario rivolto a giovani studenti organizzato dal Comitato provinciale per l'Unicef di Verona e dall'Università, si rinnova ed aumenta alla lettura della risposta (anonima) inviata per mail alla cittadina Miria Pericolosi che, come molti altri cittadini e cittadine di Verona, ha colto la gravità e il disvalore educativo di una tale proposta.
La vostra mail, infatti, parlando di 'posizioni diverse' e di 'opinioni' minimizza un fatto gravissimo: non siamo di fronte ad un'opinione, a un parere, a una diversa valutazione (sempre interessanti ed educative per un confronto), ma ad un reato, ad uno dei più gravi, abietti ed odiosi come il razzismo.
Resto esterrefatta che il Comitato Italiano per l'UNICEF, che ho ben conosciuto e con il quale ho molto collaborato durante la mia esperienza parlamentare, soprattutto come membro della Commissione bicamerale per l'Infanzia, non sappia distinguere tra 'opinioni' e reati e che, di fronte all'argomentatissima sentenza di condanna (che ha tra l'altro previsto anche la pena aggiuntiva del divieto di 'comizi' -pena sospesa come la principale, ma comminata-!)  non sappia vedere le violazioni dei diritti dei bambini e delle bambine rom insite nelle condotte che hanno dato luogo alla condanna stessa.
Tralascio, ma anche qui varrebbe comunque la pena di approfondire, lo stupore nel costatare come nel corso (che inizia in campagna elettorale e, dovrebbe quindi, perlomeno per decenza, salvaguardare una parvenza di par condicio) siano previsti esclusivamente relatori 'politici' di una sola  parte.
Non credevo davvero che anche nel Comitato Italiano per l'Unicef, che in altri momenti ho avuto modo di stimare ed apprezzare, il disprezzo del pluralismo e della correttezza fossero scemati fino a questo punto e mi rammarico di vedere anche il Comitato italiano per l'Unicef vittima di logiche che con il 'superiore interesse del fanciullo' nulla hanno a che fare.  Ho avuto modo questa mattina, in una telefonata con il Direttore Salvan, di esprimere tutto il mio dissenso e la mia preoccupazione verso tali scelte .
Allegando, per opportuna conoscenza , il Comunicato stampa del Consigliere provinciale Giuseppe Campagnari, ribadisco e assicuro tutto il mio impegno, assieme a quello di altri e altre che conservano rispetto per l'educazione e per i valori, per impedire che, con il patrocino dell'Unicef, possa essere fatta passare per opinione al pari delle altre la  'propaganda razzista'. 
Augurandomi la saggezza di un ripensamento e in attesa di gentile riscontro, cordiali saluti 
                                                                                                                                       Tiziana Valpiana

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