Dal Corriere di Verona
Il caso
Stemmi fascisti sul calendario dei bus
L’ultima trovata del presidente camerata
Alla guida dell’Amt di Verona, invia un regalo che scandalizza
Il calendario dell’azienda con il logo della rivista di Mariotti
VERONA — Ne ha combinata un’altra delle «sue», il presidente dell’Amt, l’azienda mobilità e trasporti di Verona, Massimo Mariotti. E quando ci si riferisce alle «sue» è inevitabile che si ricada in quell’uso di simboli e fraseggi che ricordano le nostalgie marottiane del fascismo. L’ultima «trovata», in ordine di tempo, riguarda il calendario dell’azienda. Mariotti è editore e proprietario di una pubblicazione titolata «Movimento», che nella testata riporta uno scudetto con tricolore trasversale e leone di San Marco. Il tutto è regolarmente registrato e depositato - come vuole la legge sulla stampa - al tribunale di Verona. Fin qui nulla di particolare. A parte che quel tricolore «trasversale» era quello utilizzato dalla X Mas. E non solo. Era anche ben evidente sui baveri e sulla manica sinistra della divisa delle SS italiane: «tricolore posto diagonalmente», recitava il diktat delle uniformi. Finchè il tutto rientrava nella pubblicazione di cui Mariotti è editore e proprietario, nulla da rimarcare. Ma quel «simbolo», molto fascista e un po’ marciano, è trasmigrato. Ed è finito su un calendario. Giusto giusto nella pagina che fa da retro a quella di apertura per i dodici mesi dell’Amt. In prima una bella foto del consiglio d’amministrazione, con un Mariotti sorridente e l’innocua scritta «Buon Natale e felice 2010».
Poi, con lo «sfoglio» arriva il tricolore diagonale. Quello che è il «marchio» di una rivista che con l’azienda mobilità e trasporti non ha nulla a che fare. E che invece, sul calendario, ci finisce in accoppiata. Come se - fatte le dovute proporzioni - su un calendario della presidenza del consiglio ci finisse anche il simbolo del biscione. Con la differenza, poi, che il serpentone non offende la memoria storica di alcuno, mentre quel richiamo a tricolori utilizzati da X Mas o SS italiane qualche sussulto alle coscienze lo crea. Tant’è. E non è finita qui. Perché l’intero calendario è un rigurgito storico, con tanto di foto di corso Porta Nuova - all’epoca corso Vittorio Emanuele - e del palazzo della Gil, la gioventù italiana del littorio. Il presidente quindi, indifferente agli strali che si è già beccato per iniziative simili, continua imperterrito sulla sua strada, forse forte di quel culto pagano tanto caro alla destra sociale che il 21 dicembre lo ha spinto a mandare questo messaggio dal cellulare: «Questa notte veglia il sacro fuoco, le tenebre spariranno e la luce trionferà, che gli dei guidino il tuo cammino. Buon solstizio d’inverno, camerata. Max Mariotti». Le sue «esternazioni nostalgiche» in casa Pdl fanno storcere il naso a parecchi. Gli inviti all’anniversario del volo di D’Annunzio su Fiume e quelli per la marcia su Roma, con tanto di «sono graditi labari e gagliardetti di rappresentanza e naturalmente la camicia nera» inviati dall’account del Comune di Verona, gli fecero beccare una bella reprimenda. Senza contare quel «Fini ormai non difende più neanche uno dei nostri valori», pubblicato sullo stesso Movimento, che gli è costato un «traditore» da parte del gotha del Pdl locale. Sempre quel Mariotti che un un anno e mezzo fa aveva vergato con un significativo «Caro saluto nel segno di Roma» una lettera indirizzata a un consigliere comunale. «I politici - disse Max Mariotti a settembre - si devono valutare e confrontare su atti concreti, non su queste cose...». Adesso l’«atto concreto» - sempre che la mail con invito mandate dal sito del Comune siano da ritenersi «virtuali» - c’è, eccome. Dodici mesi, belli e stampati, con tanto di quel logo - il tricolore orizzontale con il leone marciano - che con l’azienda mobilità e trasporti non hanno nulla a che fare. Se non per la fede politica del presidente-editore-proprietario che dovrà aspettare marzo e l’equinozio di primavera per sapere se la sua sorte, se non altro quella politica, è così cara agli dei.
Angiola Petronio
07 gennaio 2010
07 gennaio 2010
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