L'Arena
IL GIORNALE DI VERONA
Giovedì 10 Dicembre 2009
CRONACA Pagina 12
L’OMICIDIO DI CORTICELLA LEONI.
Fissato un incontro per giovedì 17 dicembre a Sant’Eufemia
Appello dei Tommasoli «Ora la città rifletta»
I genitori e il fratello rompono il silenzio da quel primo maggio 2008 «La cultura evita la sopraffazione dei deboli, che porta alla violenza»
Un invito a riflettere. A leggere. Ad ascoltare. Lo fanno i genitori e il fratello di Nicola Tommasoli a una settimana dal Natale quando si svolgerà l’incontro «Voce ai giovani» alla chiesa di Sant’Eufemia. La serata è fissata per giovedì 17 dicembre dalle 20.30. «Il silenzio che ci accompagna da quel primo maggio 2008», scrivono i familiari di Nicola, «trova una breve sospensione nella settimana precedente il Natale per invitare ancora una volta alla riflessione».
L’incontro ruoterà «su alcuni pensieri maturati da ragazzi di varie età e ordini scolastici dopo la tragica morte di Nicola». Giovedì prossimo, inoltre, «la musica accompagnerà le loro parole poichè consideriamo», prosegue il comunicato dei Tommasoli, «questa forma di arte uno dei veicoli più importanti della cultura, indispensabile a formare in loro una mentalità critica e consapevole». I Tommasoli, dal canto loro, ribadiscono che «solo la cultura dà gli strumenti per rinnegare l'abitudine alla sopraffazione del debole e del diverso, che alla fine porta alla violenza: far parte di un evento, di un'orchestra, di un coro significa essere tutti ugualmente importanti ed essenziali». I brani saranno letti da alunni e studenti di alcune scuole elementari e superiori.
Dal giorno della tragedia, i genitori di Nicola Tommasoli e il fratello Luca hanno sempre mantenuto la massima discrezione e riservatezza sulla vicenda che ha stravolto le loro vite. Hanno centellinato le parole senza nemmeno commentare la sentenza di condanna per quattro dei cinque imputati per l’omicidio del figlio Nicola, morto il 5 maggio 2008 a 4 giorni dall’aggressione in Corticella Leoni a opera di giovani vicini ai movimenti dell’estr! ema destra. Ora chiedono un momento di riflessione sulla morte di Nicola. Fino ad oggi, la città non ha mai elaborato quel lutto, ci fanno capire i Tommasoli. Pochissimi gli incontri per meditare su quell’assurda aggressione se non le iniziative della rete «Madri per una Verona più civile» con la mostra delle foto dei biglietti, lasciati in Corticella Leoni dopo la tragedia. È ora di riflettere e non solo a Natale. Per Nicola e per Verona.GP.CH.
Un invito a riflettere. A leggere. Ad ascoltare. Lo fanno i genitori e il fratello di Nicola Tommasoli a una settimana dal Natale quando si svolgerà l’incontro «Voce ai giovani» alla chiesa di Sant’Eufemia. La serata è fissata per giovedì 17 dicembre dalle 20.30. «Il silenzio che ci accompagna da quel primo maggio 2008», scrivono i familiari di Nicola, «trova una breve sospensione nella settimana precedente il Natale per invitare ancora una volta alla riflessione».
L’incontro ruoterà «su alcuni pensieri maturati da ragazzi di varie età e ordini scolastici dopo la tragica morte di Nicola». Giovedì prossimo, inoltre, «la musica accompagnerà le loro parole poichè consideriamo», prosegue il comunicato dei Tommasoli, «questa forma di arte uno dei veicoli più importanti della cultura, indispensabile a formare in loro una mentalità critica e consapevole». I Tommasoli, dal canto loro, ribadiscono che «solo la cultura dà gli strumenti per rinnegare l'abitudine alla sopraffazione del debole e del diverso, che alla fine porta alla violenza: far parte di un evento, di un'orchestra, di un coro significa essere tutti ugualmente importanti ed essenziali». I brani saranno letti da alunni e studenti di alcune scuole elementari e superiori.
Dal giorno della tragedia, i genitori di Nicola Tommasoli e il fratello Luca hanno sempre mantenuto la massima discrezione e riservatezza sulla vicenda che ha stravolto le loro vite. Hanno centellinato le parole senza nemmeno commentare la sentenza di condanna per quattro dei cinque imputati per l’omicidio del figlio Nicola, morto il 5 maggio 2008 a 4 giorni dall’aggressione in Corticella Leoni a opera di giovani vicini ai movimenti dell’estr! ema destra. Ora chiedono un momento di riflessione sulla morte di Nicola. Fino ad oggi, la città non ha mai elaborato quel lutto, ci fanno capire i Tommasoli. Pochissimi gli incontri per meditare su quell’assurda aggressione se non le iniziative della rete «Madri per una Verona più civile» con la mostra delle foto dei biglietti, lasciati in Corticella Leoni dopo la tragedia. È ora di riflettere e non solo a Natale. Per Nicola e per Verona.GP.CH.
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