Commenti apparsi sul blog de Il Manifesto sulla vicenda della Panchina dei Giardini di via Prato Santo.
Vincenzo 19-07-2009 16:27 - Tria Vincenzo
grazie a tutte e tutti! andremo avanti, caricati anche dai vostri commenti. attualmente la sedia è stata portata via ma anche rimpiazzata rapidamente con altre due. se avete sedie da sacrificare alla causa segnalatecelo!! 17-07-2009 14:49 - laura da verona
Grazie ai veronesi di buona volontà e di animo umano,una notizia così, anche se con finale amaro, dà la sensazione di non essere soli nel rimirare desolati questo paesaggio di inciviltà.Ed è già un conforto 16-07-2009 19:09 - Guia
Bell'articolo, ma in Italia si studia e si 'pensa' ancor di più che nell'amministrazione di Verona. Segnalo di prestare attenzione ai messaggi registrati che contengono a volte 'anomalie' d'insieme atte a cacciare da un posto pubblico. Nella stazione ferroviaria di Bari hanno installato megaschermi televisivi che mandano spot 'disturbati'. Intendiamoci, lo spot è già di per se un disturbo, ma questi della stazione, soprattutto per il fatto che alcuni vengono ripetuti di seguito, servono a cacciare chi si trova all'interno della stazione. Credo siano realizzati appositamente a tal fine e la pubblicità (?) è solo secondaria al primo fine. Un barbone giovane c'è morto. Qualche mese fa. Il giornale ne riportò la storia e io, che in quel periodo, dovevo per forza passare spesso dalla stazione di Bari, mi convinsi che l'aveva ucciso un particolare e fastidiosissimo spot che non avevo mai visto in tv. 16-07-2009 16:12 - Onofrio
sono sicuro chi essistono altre inizziative di questo tipo. Perfché no si li farebbe conoscere con piu regolarita ?
Queste notizie ci cambia lo sguardo e perché no la maniera di fare quotidiano ! grazzie. 16-07-2009 14:41 - ricardo
bell'articolo e soprattutto bella iniziativa. certo, pensare che siano necessarie simili iniziative, mentre si approvano le leggi sicurezza e mentre si invitano i cittadini a non affittare case agli stranieri su un foglio di un comune in provincia di varese, viene pensato che siamo alla frutta. Ce ne vorrebbero ovunque di gesti come questo. 16-07-2009 14:12 - lorenzo
una domanda per "macho": chi è che dovrebbe sedere per terra? 16-07-2009 13:00 - centrostorico
bravi volere è potere, chi la dura la vince 16-07-2009 12:33 - maurizio
Qualche anno fa un tipo che si era laureato in disegno industriale mi ha spiegato che, per un esame, aveva progettato una panchina per le fermate dei bus 'ergonomicamente' studiata per impedire ai 'barboni' di sdraiarci sopra (si usa fare con due tubi). Tanto per dire cosa si insegna nelle facoltà di architettura. Lo spazio pubblico è semplicemente sparito, la sua sparizione ha prima prodotto la sua messa in scena allucinata dei centri commerciali che mimano un esterno urbano, poi sono stati gli spazi urbani ad essere modellati sulla base dei centri commerciali ('centri commerciali naturali'). Ovviamente in questi spazi non è prevista la presenza di situazioni di 'conflitto' (o che lo possono vagamente ricordare, come per esempio un povero). 16-07-2009 11:05 - dc
A Genova nella zona dell'Expo di Renzo Piano è successa la stessa cosa: hanno tolto tutte le panchine così adesso i numerosi turisti, i senza tetto e i venditori ambulanti si siedono per terra, tutti insieme. Forse per l'amministrazione pubblica questo è più decoroso. Non solo. La società Porto Antico ha varato una circolare ai negozianti dell'Expo, vietando loro di dare accoglienza ai venditori ambulanti che ogni tanto vanno a cambiare gli spiccioli raccolti nella faticosa giornata di lavoro, a sedersi un po' e a posare i pesanti fardelli che si portano dietro tutto il giorno. Cercheremo di seguire il vostro esempio. Una curiosità: quest'anno si festeggia un importante anniversario per la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Genova ha promulgato l'iniziativa lodevole "Genova città dei diritti". C'è un'incongruenza , mi pare. O sono io che non capisco?
Federica Lipari 16-07-2009 09:41 - federica
15 luglio 2009
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Etichette: NEWS
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Profezie d’autore, dal fondo d’un’altra Foresta nera...
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Scriveva nel Buon governo, uno dei suoi racconti più notevoli, che gli uomini di Nordstetten protestavano con il giudice di Contea usando queste parole:
«Avete emesso tanti di quegli editti e direttive che non resta più nulla da comandare [...] finirete col mettere una guardia sotto ogni albero, per far sì che non litighi col vento, e non beva troppo quando cade la pioggia».
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